Non è un mistero perché ne parliamo da diverso tempo. Il Governo italiano sta dialogando con diverse case automobilistiche cinesi con l'obiettivo di trovare un nuovo costruttore intenzionato ad investire nel nostro Paese aprendo uno stabilimento produttivo. Su questo fronte c'è un'interessante novità.
DISCUSSIONI CON CHERY
È stato, inoltre, ribadito l’impegno del governo italiano a creare un ambiente imprenditoriale favorevole e competitivo con partnership industriali che possano utilizzare anche gli strumenti agevolativi per i nuovi insediamenti produttivi, oltre ai programmi di supporto per la ricerca e lo sviluppo.
Ricordiamo che il nome di Chery era emerso più volte quando si parlava di un possibile marchio cinese interessato all'Italia. Sappiamo, però, che alla fine la casa automobilistica cinese aveva scelto la Spagna per la sua fabbrica europea di auto.
DAZI, APERTI AD UNA SOLUZIONE NEGOZIALE
Mentre Urso era in Cina, la Commissione Europea confermava i dazi sulle auto elettriche cinesi. Su questo tema, il ministro italiano apre ad una soluzione negoziale, ammorbidendo i toni tenuti in passato dal Governo.
I dazi sono talvolta lo strumento per ripristinare condizioni di mercato che siano state violate. Noi siamo ovviamente per un mercato libero ma equo e quindi ci auguriamo che in questo caso si possa trovare una soluzione negoziale che ripristini le condizioni dell’equità di mercato a fronte delle sovvenzioni di cui, come la Commissione europea ha verificato, hanno goduto le imprese cinesi.