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Il ministro Urso vola in Cina per parlare di mobilità elettrica e tecnologia green

il ministro urso vola in cina per parlare di mobilità elettrica e tecnologia green

Non è un mistero perché ne parliamo da diverso tempo. Il Governo italiano sta dialogando con diverse case automobilistiche cinesi con l'obiettivo di trovare un nuovo costruttore intenzionato ad investire nel nostro Paese aprendo uno stabilimento produttivo. Su questo fronte c'è un'interessante novità.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è recato a Pechino per una serie di incontri con numerose imprese cinesi interessate a investire in Italia e con le aziende italiane presenti in Cina. L'obiettivo di questo viaggio è quello di verificare, specifica il ministero, “la possibile cooperazione e le partnership industriali negli ambiti della tecnologia green e della mobilità elettrica, in cui i cinesi sono molto competitivi, così da poter realizzare in Italia una piattaforma produttiva legata a questi due settori chiave nella transizione ambientale”.

DISCUSSIONI CON CHERY

il ministro urso vola in cina per parlare di mobilità elettrica e tecnologia green

Durante la sua visita, il ministro Urso ha parlato, tra gli altri, con il presidente di CCIG (China City Industrial Group) Gu Yifeng e il presidente di Chery Automobile Yin Tongyue. Con le due aziende cinesi si è discusso delle opportunità di investimento in Italia e si è fatto il punto sulle collaborazioni già avviate.

È stato, inoltre, ribadito l’impegno del governo italiano a creare un ambiente imprenditoriale favorevole e competitivo con partnership industriali che possano utilizzare anche gli strumenti agevolativi per i nuovi insediamenti produttivi, oltre ai programmi di supporto per la ricerca e lo sviluppo.

Ricordiamo che il nome di Chery era emerso più volte quando si parlava di un possibile marchio cinese interessato all'Italia. Sappiamo, però, che alla fine la casa automobilistica cinese aveva scelto la Spagna per la sua fabbrica europea di auto.

Stando a quanto riferisce il ministero, Urso ha poi sottolineato le opportunità offerte dall’Italia come hub produttivo in Europa e nel Mediterraneo e i “principali punti di forza che rendono il Paese luogo ideale per le attività sulla tecnologia green e la mobilità elettrica anche per la presenza di una filiera produttiva e di una componentistica leader in Europa e per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo”.

DAZI, APERTI AD UNA SOLUZIONE NEGOZIALE

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Mentre Urso era in Cina, la Commissione Europea confermava i dazi sulle auto elettriche cinesi. Su questo tema, il ministro italiano apre ad una soluzione negoziale, ammorbidendo i toni tenuti in passato dal Governo.

I dazi sono talvolta lo strumento per ripristinare condizioni di mercato che siano state violate. Noi siamo ovviamente per un mercato libero ma equo e quindi ci auguriamo che in questo caso si possa trovare una soluzione negoziale che ripristini le condizioni dell’equità di mercato a fronte delle sovvenzioni di cui, come la Commissione europea ha verificato, hanno goduto le imprese cinesi.

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