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Migliori smartphone sotto i 450€ (luglio 2024)

android, migliori smartphone sotto i 450€ (luglio 2024)

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Fra smartphone che puntano a emulare le schede tecniche dei fratelli maggiori top di gamma, altri che prendono in prestito design e fotocamere, ecco alcune proposte fra le più complete e convincenti nella tanto amata fascia media. Il prezzo? Forse quello più gettonato e ricercato dagli utenti, ovvero tra 300 euro e 450 euro.

Questa guida all’acquisto per i migliori smartphone di fascia media verrà aggiornata costantemente nel tempo, per accogliere tutte le novità che il mercato saprà proporre. I prodotti proposti avranno tutti in collegamento diretto all’offerta attraverso siti sicuri e garantiti in modo da permettervi di effettuare i vostri acquisti in serenità e tranquillità.

Con l’alzarsi dell’asticella del prezzo rispetto ai migliori smartphone a meno di 300€ o quelli a meno di 200€, i compromessi ai quali gli utenti devono sottostare calano, con dispositivi che diventano sempre più completi e convincenti. Sia che si tratti di vecchi top di gamma degli anni passati, così come di nuove proposte dell’anno vigente, non è quindi operazione impossibile andare a trovare smartphone in grado di soddisfare pienamente all’atto dell’uso quotidiano, presentando pochissime differenze rispetto ai relativi fratelli maggiori dotati di costo ancora più elevato.

Quando si vuole acquistare uno smartphone dal costo compreso tra 300 e 450 euro, quindi, si deve quindi prestare particolare attenzione a quali siano state da parte delle aziende le scelte di maggior spicco per i terminali, andando a ricercare quali delle funzioni software o caratteristiche hardware siano state maggiormente valorizzate e quali invece penalizzate.

Quale smartphone comprare con 400 euro?

Per capire quale possa essere lo smartphone più adatto alle vostre esigenze, è necessario per prima cosa comprendere quali sono le caratteristiche per voi più importanti e sulle quali siete meno inclini a scendere a compromessi, oltre a ragionare sul vostro utilizzo personale del dispositivo.

Ancora prima però che addentrarsi nelle questioni meramente tecniche, nella scelta di uno smartphone nella fascia di prezzo compresa fra 300 e 450 euro possono rientrare in gioco una serie di considerazioni che esulano dal puro campo oggettivo e possono rientrare nella piena soggettività, come per esempio le scelte estetiche e di design.

A lato quindi dei ragionamenti legati alle tecnologie dei display, delle memorie, delle batterie e delle fotocamere, anche le scelte visive e dei materiali possono incidere molto nella decisione finale degli utenti, che in questo particolare segmento di mercato possono andare a trovare dispositivi in grado di emulare l’effetto estetico dei top di gamma, a discapito magari di alcune componentistiche interne. D’altro canto è possibile invece puntare su terminali che puntano principalmente sulle performance, mettendo da parte le questioni puramente legate all’aspetto.

Che caratteristiche deve avere un buon smartphone?

Con la soglia di spesa che si alza, gli utenti sono sempre meno inclini ad accettare compromessi. Questo pensiero si amplia anche alla cura estetica dei propri terminali, oltre che alle scelte hardware. Rispetto agli smartphone più economici infatti, anche nella fascia che parte dai 300 euro fino ad arrivare ai 450 euro è possibile andare a trovare terminali dotati di materiali pregiati come vetro e alluminio, in grado di restituire una sensazione premium all’utilizzo.

Bisogna però considerare che l’implementazione da parte di un’azienda di materiali pregiati può portare ad un incremento delle voci di spesa in sede di costruzione dei prodotti, con alcune altre aree tecniche che potrebbero essere messe in secondo piano, al fine di far quadrare i conti generali.

In questo particolare aspetto quindi gli utenti potrebbero essere chiamati a considerare attentamente le proprie priorità, andando a mettere su di un piatto della bilancia una sensazione estetica migliore, controbilanciata magari da una scheda tecnica hardware più modesta. Fra resa estetica e qualità delle componenti interne gli utenti devono saper quindi operare le giuste scelte, al fine di ottenere il meglio da queste due importanti aree.

Quali sono i migliori display?

La tecnologia OLED si è ormai imposta nella quasi totalità dei terminali presenti nel mercato. Anche quindi per quanto riguarda gli smartphone compresi tra 300 e 450 euro si tratta di una scelta quasi trasversale, che accomuna praticamente tutti i terminali. Rispetto ai pannelli IPS, si tratta di una tecnologia in grado di restituire colori accesi e contrasti assoluti, per una visualizzazione dei contenuti eccellente in ogni contesto di utilizzo.

A lato della tecnologia OLED, esiste un’altra particolare feature legata ai display che si è rapidamente imposta all’interno del mercato tech smartphone. Si tratta della capacità dei pannelli di aumentare la frequenza di aggiornamento dei contenuti riprodotti, passando dai classici 60Hz, ai più fluidi 90Hz, 120Hz o addirittura 144Hz.

Poter contare su di uno scorrimento ultra veloce dei contenuti sul proprio display è un elemento molto importante da tenere in considerazione, soprattutto per smartphone che alzano il loro livello di spesa richiesto. Vi è però da dire che all’atto pratico una reale differenza in termini di prestazioni fra i vari refresh rate “aumentati” (90-120-144Hz ecc) non è facilmente riscontrabile nella vita quotidiana e nei task giornalieri effettuati con il proprio smartphone. Questo particolare aspetto potrebbe essere preso in esame soprattutto per coloro di voi interessati a giocare con il proprio terminale, con un refresh rate più spinto in grado di assecondare in maniera migliore le esigenze videoludiche.

Per quanto riguarda la risoluzione del display, lo standard è rappresentato dal FullHD+, in grado di garantire un discreto valore di PPI (pixel per pollice), in modo da restituire una visualizzazione nitida e chiara dei contenuti.

Vi è da tenere in considerazione che un aumento della frequenza di aggiornamento dei contenuti sul pannello, così come una risoluzione maggiore rispetto al canonico FHD, potrebbero essere scelte in grado di non restituire un benefit all’utente comune, che rischierebbe di compromettere i temi di autonomia e ricarica senza avere un reale miglioramento della propria esperienza utente, andando per di più ad investire un budget di spesa maggiore.

A livello di diagonale e grandezza dei pannelli, le dimensioni in questa fascia di prezzo (anche se si tratta di una scelta che accomuna praticamente tutte le fasce e le soglie di spesa nel mercato attuale) variano solitamente fra poco più di 6” e poco meno di 7”. Si tratta per lo più di smartphone dotati quindi di dimensioni molto importanti e per i quali le scelte dei materiali, come indicato nella sezione poco sopra, potrebbe incidere parecchio non solo per una mera questione visiva, ma anche per una questione di ingombro generale.

Quanto deve essere la memoria di un buon cellulare?

Una delle tematiche più impattanti ed importanti nella scelta di uno smartphone, processore e RAM rappresentano insieme l’anima ed il cuore del proprio terminale.

Attualmente sul mercato i player in grado di offrire soluzioni hardware per quanto riguarda il mondo dei processori sono essenzialmente tre. Il riferimento va a Qualcomm, che realizza i processori Snapdragon, MediaTek, che realizza i processori Helio e Dimensity ed infine Samsung, con i chip proprietari Exynos.

Quando si va a scegliere un processore, sono da considerarsi diversi elementi che impatteranno la velocità del nostro smartphone ma non solo. Il processore infatti non è solo responsabile della fluidità del nostro terminale, ma anche della sua efficienza. Per un processore più veloce e potente quindi potrebbe fare da contro altare una gestione della batteria più deficitaria.

Non è sempre detto che le nuove generazioni rappresentino un passo in avanti netto ed importante rispetto alle precedenti, con le varie proposte dei chip maker che spesso in questa fascia di prezzo si equivalgono. Per l’utente sono quindi da considerarsi, in linea teorica, la tecnologia di realizzazione espressa in nanometri (nm) e relativa alla qualità e raffinatezza di costruzione del processore (un minore numero di nanometri corrisponde ad un processo realizzativo più efficiente) unito il numero dei core e la relativa frequenza operativa massima, per comprendere in linea teorica appunto la relazione fra potenza e corretta gestione energetica

Per quanto riguarda la RAM, non esistono sostanziali differenze fra le varie opzioni disponibili, che sono rappresentate solitamente da 8 o addirittura 12 GB. Da valutare attentamente le soluzioni da 6GB, che per quanto in grado oggi di non rappresentare un problema in termini di velocità e piacevolezza d’uso, potrebbero rappresentare un limite per quanto riguarda la longevità futura dei prodotti, specialmente se unito ai pensieri legati agli aggiornamenti software di sistema o della applicazioni.

Memoria (interna ed esterna)

Unito ai ragionamenti legati al processore ed alla RAM, i pensieri inerenti le memorie del proprio terminali concludono il cerchio legato alla scheda tecnica più “nuda e cruda”. Per questo aspetto non vi è solo da considerare la mera capienza, ma anche la velocità della memoria stessa.

Attualmente lo standard si è velocemente spostato dai 64GB ai più capienti 128GB. Con il peso del sistema operativo Android cresciuto negli anni, in abbinata anche con le sempre più esose richieste di storage delle applicazioni, andare sotto questo dato potrebbe rappresentare presto la fine della vita del vostro terminale.

Per quanto riguarda la velocità delle memorie, lo standard di riferimento è rappresentato dalla tecnologia UFS, con le memorie UFS 2.X che sono state lentamente sostituite in questa fascia di prezzo dalle più performanti UFS 3.X. Maggiore è il numero dopo la sigla UFS, maggiori saranno le performance di lettura e scrittura delle memorie.

Sono sempre meno i terminali che permettono all’utente di aumentare lo storage interno con per esempio delle schedine esterne MicroSD. Questo per una crescita delle performance delle memorie interne in termini di affidabilità e velocità a discapito dei supporti esterni. In questo particolare aspetto tenere quindi a mente di optare o per uno dei terminali che ancora offre questa feature, oppure per un terminale che offre già in partenza un’opzione maggiore rispetto ai 128GB se necessario.

Qual è lo smartphone con la batteria migliore?

A lato dei meri ragionamenti legati alla capacità della batteria inserita nel device, negli anni si sono fatti largo altri ragionamenti inerenti il tema della ricarica del proprio terminale. Nella fascia di smartphone con costo tra 300 e 450 euro si deve quindi tenere presente non solo il numero di mAh (l’unità di misura della capacità delle batterie), ma anche altri elementi altrettanto importanti.

Perché se è vero che in linea di massima ad un maggior numero di mAh corrisponde una durata potenziale maggiore, non sempre questo è il punto focale in termini di autonomia del proprio terminale. Bisogna infatti tenere in considerazione i temi di tecnologia della ricarica stessa, con la ricarica rapida che è diventato recentemente un trend per l’intero mercato, inclusa questa fascia di terminali.

La presenza di una ricarica rapida a 25/33W, di una ultra rapida a 65W oppure ancora di una velocità maggiore, sono elementi in grado di far propendere l’ago della bilancia su di un terminale piuttosto che un altro, con un autonomia magari minore compensata da tempi di attesa per la ricarica inferiori, dovuti appunto alla presenza ed al supporto a queste ricariche veloci.

È poi possibile iniziare ad intravedere anche qui terminali dotati di supporto alla ricarica wireless, diretta o addirittura inversa, per una gestione dei temi di autonomia e ricarica ancora più completa ed efficiente a 360°.

Come capire se il telefono ha una buona fotocamera?

Se già con i terminali di fasce inferiori è possibile ottenere scatti in grado di convincere per l’uso generalista, anche nel segmento di prezzo compreso tra 300 e 45o euro questa regola ovviamente non viene tradita. Gli elementi da considerarsi a livello fotografico in questa fascia di spesa sono quindi quelli in grado di elevare la qualità ad un livello più vicino ai top di gamma.

A tal scopo non è tanto da considerarsi il semplice numero di sensori inseriti all’interno del terminale, elemento comunque utile a capire la versatilità del comparto fotografico nel suo insieme, piuttosto la loro qualità. Per qualità si intende ovviamente il numero di MP (dove non sempre però vige la regola del maggiore numero di MP come discrimine per una qualità maggiore) ma anche la presenza di altri elementi, come l’apertura della lente (indicata dalla sigla f/X.X che indica la quantità di luce in entrata nella lente, minore il numero più luminosa è la lente) e la presenza o meno di stabilizzazione ottica.

Per quanto riguarda la tipologia delle fotocamere, importante quindi la presenza di una principale dotata di stabilizzazione ottica (OIS) in accoppiata con una con lente grandangolare insieme ad un’ultima con lente dedicata allo zoom ottico. Più frequenti le fotocamere macro e monocromatiche, utili ma non indispensabili per ottenere foto di livello qualitativo superiore in quanto solitamente rappresentate da ottiche dotate di troppi pochi MP.

A lato dei ragionamenti legati all’hardware delle fotocamere, è importante poi tenere a mente come buona parte della qualità e della resa finale di foto e video sia influenzata dal software e dagli algoritmi pensati dai vari produttori, con fotocamere quindi dotate di dati tecnici inferiori che possono comunque scattare immagini migliori di altri terminali più dotati a livello tecnico, frutto di un’ottimizzazione maggiore a livello del software fotografico.

Sistema di sblocco

La sicurezza e la privacy sono elementi sempre più importanti nelle vite digitali ed impattano anche il mondo degli smartphone. Per quanto concerne la sicurezza del proprio terminale, importanti sono i sistemi di sblocco biometrici pensati dai produttori.

Per un sistema di riconoscimento del volto che in ambito Android non ha mai realmente preso piede (con il solo strumento 2D poco sicuro e non consigliabile), il sistema biometrico legato alle impronte digitali è diventato ormai uno standard.

Da considerarsi la tipologia di sblocco biometrico, con terminali che offrono questa soluzione con un sensore sotto al display ed altri che invece lo posizionano sul bordo laterale. Non esiste una reale scelta vincente e migliore per un aspetto quindi che può essere scelto in base alle proprie esigenze e preferenze personali, a parità di sicurezza e funzionalità.

Sistema operativo

Il sistema operativo ha il ruolo di collante di tutte le componentistiche hardware del proprio terminale, con quindi i temi di ottimizzazione che rappresentano uno snodo cruciale nella scelta del proprio smartphone.

A lato della versione di Android (attualmente la più recente è la versione 12) bisogna considerare le varie skin e personalizzazioni proprietarie installate da parte delle aziende produttrici di cellulari. Si tratta di un ragionamento importante in grado di far differire a livello non solo puramente estetico ma anche a livello funzionale, con temi e opzioni extra a livello di produttività che potrebbero essere offerti da una particolare interazione di Android e non da un’altra.

Con terminali sempre più potenti e prestanti, non bisogna quindi mettere in secondo piano i temi legati al sistema operativo, pensando sia all’ottica attuale ma anche alla gestione futura di questo aspetto. Gli aggiornamenti garantiti per il futuro sono essenziali, per smartphone che essendo dotati di una buona base tecnica possono vedere estese le proprie funzionalità in un arco di tempo maggiore, grazie al supporto della casa madre.

Supporto Dual SIM e Connettività

Elemento di considerazione, quello legato ai temi di connettività, che rimane troppe volte dimenticato o messo ingiustamente da parte. La parte radio dei nostri smartphone, però, è di pari importanza (se non addirittura più importante) di un processore o di una memoria interna, in quanto responsabile della capacità di connessione alle reti radio dati e voce, oltre che Wi-Fi.

Per quanto riguarda la rete cellulare, ormai tutti i terminali in questa fascia di prezzo offrono il supporto alla rete di nuova generazione 5G. Attenzione ad eventuali proposte che non offrono questa soluzione tecnica (sono sempre meno) in quanto se ora non rappresenta ancora lo standard nelle telecomunicazioni mobili, presto lo diventerà.

In merito alla tecnologia Wi-Fi, con le connessioni domestiche che stanno sempre più diventando veloci e moderne grazie ad una sempre maggiore diffusione della Fibra, bisogna controllare lo standard Wi-Fi al quale in nostro smartphone è in grado di connettersi. Attualmente per poter sfruttare tutte le nuove potenzialità e velocità dei modem più moderni, il proprio device deve essere in grado di supportare il Wi-Fi 6, con lo standard Wi-Fi 5 comunque sempre molto prestante anche se non in grado di garantire gli stessi picchi massimi di velocità di trasmissione dati.

La presenza o meno di una doppia SIM è un altro elemento importante da tenere in considerazione per quanto riguarda i temi di connettività. Oltre alla presenza di un doppio slot fisico, si deve tenere valutare anche l’eventuale supporto alle eSIM, con il proprio secondo numero di cellulare che potrebbe quindi non necessitare di un supporto fisico all’interno del proprio smartphone.

Altre caratteristiche

Ci sono anche altre caratteristiche “accessorie” che è bene tenere a mente. Lo smartphone dispone di speaker stereo o invece ne ha solamente uno? È presente un jack da 3,5mm a cui collegare le cuffie con cavo? È presente qualche tipo di certificazione IP (Ingress Protection) contro l’ingresso di acqua e polvere? È presente una particolare funzione software che solo un determinato produttore è in grado di offrire sui propri terminali? Soprattutto con l’aumentare della spesa, possono essere proprio alcuni elementi secondari e non primari a farvi propendere per la scelta di un terminale piuttosto che per un altro, in base proprie alle vostre esigenze specifiche.

Se avete pensato e ragionato su queste caratteristiche, siete sicuramente pronti a scegliere il miglior smartphone tra 300 euro e 450 euro che fa per voi. C’è molto su cui si può approfondire, ma queste indicazioni di certo vi danno un’ottima base di partenza!

In collaborazione con Tom’s Hardware

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