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Mercedes, notevoli migliorie in pista: adesso possono puntare in alto

Mercedes, dopo un non semplice debutto in Bahrain, punta a raggiungere i migliori risultati possibili fin da subito in pista.

La Mercedes, dopo un 2021 vissuto al cardiopalma e ancora una volta da campione del mondo di Formula Uno fra i costruttori, ha dovuto affrontare un 2022 e un 2023 davvero da incubo.

mercedes, notevoli migliorie in pista: adesso possono puntare in alto

Mercedes (allaguida.it – Ansa)

Non che alla Ferrari – e più in generale ad ogni avversario della Red Bull – sia andata tanto meglio, ma nel caso della stella di Stoccarda lo stupore è doppio, visto e considerato che parliamo del team più dominante della storia della massima serie automobilistica.

Ragion per cui, il team anglotedesco dovrà tornare protagonista già a partire da quest’anno. In Bahrain i risultati non sono affatto arrivati, questo è sicuro, ma il campionato è lungo e le possibilità di cambiare un trend in salita ci sono tutte. Con lo sviluppo, ad esempio. In tal senso, le novità interessanti lato Mercedes non sono affatto poche.

Mercedes cambia faccia: le novità sono incredibili

In Arabia Saudita la Mercedes avrà bisogno di una scossa dopo il gelido risveglio del Bahrain. La pista in questione, che come poche altre fra quelle presenti nel calendario esalta l’efficienza aerodinamica, potrebbe dare una grande mano al team anglotedesco. Quest’ultimo si è presentato alla seconda tappa del mondiale con un’ala posteriore più scarica rispetto a quella utilizzata in Bahrain. Le differenze sono evidenti sia nel profilo principale che nell’elemento superiore.

mercedes, notevoli migliorie in pista: adesso possono puntare in alto

Mercedes, i cambiamenti sono notevoli (allaguida.it – Ansa)

Il profilo inferiore è ora quasi interamente rettilineo, senza dimenticare il flap mobile che migliora di fatto l’efficienza complessiva del profilo. Il concetto generale, comunque, ricorda quello portato a Monza o Las Vegas. Le differenze, però, sono nette rispetto all’ala portata in pista al GP d’Arabia Saudita dell’anno scorso. Un cambiamento evidente e assolutamente rivoluzionario sul piano progettistico. Del resto, considerando che la W14 era un’auto che faceva fatica a rimanere ‘attaccata’ al suolo – in questo senso era un’auto decisamente meno estrema e aggressiva – era anche normale aspettarsi un upgrade significativo da una scuderia così importante.

La nuova ala a basso carico è un’eredità dello sviluppo portato avanti un anno fa. In effetti a fine stagione Mercedes aveva dato il via ad alettoni più efficienti. La W15 adesso pare aver completato questo processo di metamorfosi, riuscendo a rimanere molto più attaccata al manto di Gedda e a sprigionare così facendo sufficiente carico dal fondo. Questo, parlando sempre dell’Arabia Saudita, permette l’utilizzo di ali più scariche e capaci di difendere al meglio le monoposto di Lewis Hamilton e George Russell sul lungo rettilineo del tracciato arabo.

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