Mercato

Mercato auto Italia, in calo anche l’usato

Nei primi dieci mesi dell'anno è andato perso il 10% del mercato di seconda mano rispetto al 2021, scambi fra privati al 60% del totale

Mercato auto Italia, in calo anche l’usato

Il 2022 che si sta per concludere non porta buone notizie nemmeno per il mercato automobilistico di seconda mano. L’Unrae ha infatti diramato i dati relativi all’andamento del segmento dell’usato nei primi dieci mesi dell’anno, e i numeri parlano chiaro: da gennaio a ottobre è stato registrato un calo del 10%, con 3.743.922 trasferimenti di proprietà rispetto ai 4.159.440 dello stesso periodo dello scorso anno. A voler essere più precisi, i trasferimenti netti hanno perso il 12,1%, mentre le minivolture hanno subito una riduzione del 7%.

Per quello che riguarda le singole alimentazioni, nei primi dieci mesi dell’anno il diesel ha confermato la propria leadership con il 48,7% delle preferenze, seguito dalla benzina con una quota al 40,3%, quest’ultima in leggero recupero sullo stesso periodo del 2021. Il Gpl si è piazzato invece al terzo posto rappresentando il 4,4% del totale, più indietro il metano che si è fermato al 2,2%, Uno sguardo anche al settore elettrificato: le ibride hanno mostrato una quota in crescita al 3,4%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure sono salite allo 0,6%, lo 0,2% in più delle ibride plug-in. Quanto ai contraenti, sono sempre i privati a dominare il mercato delle auto usate: gli scambi di vetture di seconda mano tra questi soggetti hanno riguardato infatti il 60% di tutti i passaggi di proprietà, guadagnando il 12,4% rispetto allo scorso anno. In calo al 36,5% invece le transazioni da operatore a cliente finale.

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Chiosa finale sull’anzianità delle auto usate oggetto di trasferimenti netti. Stando ai dati diramati dall’Unrae, hanno guadagnato il 4,5% e quindi raggiunto il 51,6% di quota i passaggi di proprietà di vetture con oltre 10 anni di anzianità. Stabile al 15% invece la quota delle auto da 6 a 10 anni, mentre un ulteriore recupero ha interessato quella delle vetture da 4 a 6 anni, salita al 12,1%. In contrazione infine la quota delle auto più fresche, in particolare quelle da 1 a 2 anni che si sono fermate al 3,5%.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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