Mercato

Mercato auto Europa, un anno di crescita

Anche a luglio le vendite di nuove auto nel Vecchio continente sono aumentate, si tratta del dodicesimo mese consecutivo

Mercato auto Europa, un anno di crescita

Il mercato automobilistico europeo continua a brillare. Anche a luglio, e quindi per il dodicesimo mese consecutivo, nel Vecchio continente è stata una registrata una crescita di auto immatricolate: 1.022.468 unità sono state consegnate, per un +16,7% rispetto alle 875.844 immatricolate a luglio dello scorso anno ma ancora sotto del 23% su luglio 2019, ultimo anno “normale” prima che la pandemia prendesse il sopravvento.

La posizione dell’Italia

Grazie alla performance di luglio, il saldo dei primi sette mesi dell’anno sale a 7.612.451 auto vendite, in aumento del 17,5% rispetto alle 6.477.228 di gennaio-luglio 2022 ma in calo del 22% rispetto ai primi sette mesi di quattro anni fa. Tornando per un momento al solo mese di luglio, la crescita ha riguardato tutti e cinque i principali mercati, con l’Italia che ha segnato un +8,7%, il Regno Unito +28,3%, la Francia +19,9%, la Germania +18,1% e la Spagna +10,7%: nonostante la quinta posizione su cinque in termini percentuali, se guardiamo ai volumi l’Italia si colloca al quarto posto sia a luglio che nel cumulato dei primi sette mesi dell’anno.

Vetture “alla spina”

Uno sguardo anche al segmento elettrificato, che vede il mercato italiano restare ancorato all’ultimo posto fra i maggiori mercati per quanto riguarda le auto “alla spinta”, la cui quota è in calo al 7,8%, (al 3,4% ci sono le elettriche pure, al 4,4% le ibride plug-in): un divario importante rispetto alla Germania, che comanda tra i cinque mercati europei più importanti grazie ad una quota delle BEV al 20% e delle PHEV al 5,9%, quest’ultima in forte calo per l’esclusione di questa categoria dagli incentivi a partire da gennaio.

L’allarme dell’Unrae

“Se con questi numeri la situazione per gli ECV in Italia è critica, in prospettiva rischia di essere ancora peggiore alla luce delle prenotazioni degli incentivi – lamenta l’Unrae – Il tiraggio infatti registra un calo rispetto al 2022: rispettivamente -21% per BEV e -32% per le PHEV da parte delle persone fisiche, -51% e -68% da parte delle persone giuridiche. Da qui si può prevedere un residuo complessivo a fine anno di circa 323 milioni di euro, pari al 55% dei fondi disponibili, che si andrebbe a sommare ai 272 milioni avanzati dai fondi del 2022″.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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