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Mercato auto Europa: vendite su, bene le elettriche

Dati in miglioramento rispetto al 2022, ma i livelli del 2019 restano distanti e le stime per gli ultimi due mesi non lasciano ben sperare

Mercato auto Europa: vendite su, bene le elettriche

Il mercato auto in Europa cresce anche ad ottobre. Nel decimo mese dell’anno le consegne di nuove vetture sono state pari a 1.039.253 unità, il 14,1% in più rispetto allo stesso mese del 2022. Un incremento delle immatricolazioni che si riflette sul trend relativo ai primi dieci mesi dell’anno: anche in questo caso siamo di fronte ad un aumento delle vendite, visto che il traguardo 10.722.930 esemplari immatricolati nel periodo gennaio-ottobre 2023 rappresenta una crescita del 16,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Livelli pre-Covid lontani

Ad oggi, i livelli che erano stati toccati nel 2019, ultimo anno “normale” prima che la pandemia di Covid prendesse il sopravvento, sono però ancora distanti: le immatricolazioni di nuove auto in Europa nei primi dieci mesi di questo 2023 hanno fatto segnare un calo del 19,6% rispetto al cumulato gennaio-ottobre di quattro anni fa. E sotto questo aspetto, le stime relative al proseguo dell’anno non lasciano spazio a possibilità di recupero. “Al momento non paiono esservi le condizioni per il ritorno ai livelli ante-crisi nel corso del 2024, e le attese per l’economia non appaiono favorevoli – ha commentato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – Il ritorno alla normalità del mercato auto dell’Europa Occidentale potrebbe avvenire nel 2025 o addirittura nel 2026″.

Crescono le elettriche

I dati, diramati da Acea, mostrano quanto meno una crescita del segmento elettrico del mercato: la quota di vetture a batteria, che era del 12,2% nei primi dieci mesi dello scorso anno, è salita infatti al 15,2% nel cumulato gennaio-ottobre del 2023. “In questo quadro non entusiasmante prosegue il cammino dell’auto elettrica la cui quota, al 12,2% nei primi dieci mesi del 2022, è salita di tre punti nello stesso periodo del 2023 collocandosi al 15,2% ma con differenze notevolissime tra Paese e Paese: si passa dall’83,5% della Norvegia al 2,5% della Slovacchia che, con una quota così modesta, non contribuisce al miglioramento dell’ambiente, anche se le benemerenze ecologiche della Norvegia sono vanificate dal fatto che questo Paese è un grande produttore di petrolio”, ha proseguito Quagliano.

Il mercato dell’auto in Europa

Ed è lo stesso presidente del Centro Studi Promotor a tirare in ballo nuovamente il tema degli incentivi: “Tra i 5 maggiori mercati dell’area nei primi dieci mesi 2023 la quota più rilevante di immatricolazioni di elettriche la registra la Germania con il 18% seguita dal Regno Unito con il 16,3%, dalla Francia con il 16% e a grande distanza dalla Spagna con il 5% e dall’Italia con il 3,9%. I risultati dei primi tre Paesi sono in larga misura dovuti a incentivi generosi e ad acquisti di auto elettriche da parte delle flotte. Anche in Italia vi sono da anni incentivi di rilievo per le auto elettriche, ma sono stati regolamentati in maniera così inefficace da lasciare ampiamente inutilizzati gli stanziamenti. Fino a ieri dei 190 milioni stanziati ben 112 milioni non sono stati utilizzati”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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