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Majorette – Renault 5 Turbo: concentrato di divertimento

majorette – renault 5 turbo: concentrato di divertimento

Majorette – Renault 5 Turbo: concentrato di divertimento

Ormai il verbo giocare è di casa in Renault, ne è esempio recente l’ultima R5 Turbo 3E, l’elettrica nata per i traversi, il prototipo capace di strizzare l’occhio anche al digitale con una serie di Nft. Una concept che fonda le sue origini sulla celebre R5 Turbo, ossia quel mito degli anni 80 che fu capace di conquistare tutte le generazioni, sia i grandi sia i giovani, grazie a un fascino vintage senza tempo. Basti pensare che alla progettazione parteciparono il Centro Studi Bertone di Torino e Marcello Gandini, che grazie a un complesso lavoro stilistico (dovuto alle esigenze meccaniche) diedero vita a un simbolo delle hot hatch del secolo scorso. Oltre al look, la raffinatezza del propulsore: un 1.4 turbo ad aste e bilancieri di provenienza Alpine capace di ben 160 CV (che costrinse i progettisti ad allungare di 5 centimetri il telaio), abbinato a un cambio a cinque marce prelevato dalla Renault 30 TX a sei cilindri. Una bomba su strada, per merito anche di un assetto ad hoc, realizzato con sospensioni posteriori prese in prestito dalla Alpine A310. La trazione posteriore amplifica il piacere di guida, la R5 Turbo è infatti un concentrato di divertimento, reso possibile anche dal competitivo rapporto peso potenza (la massa del veicolo è al di sotto dei 1.000 chilogrammi), mentre la velocità massima è di circa 200 km/h.

Un mito dei rally in pochi centimetri. La R5 Turbo è un oggetto di culto che riporta alla memoria il genio (ma anche la sregolatezza) dell’ingegneria automobilistica di inizio anni 80. Perché se la versione stradale era una bomba, il suo alter ego per le competizioni (la Maxi Turbo del gruppo B) toccava i 350 cavalli. La Majorette ha quindi realizzato il modello targato della R5, per una riproduzione dall’alto valore evocativo. La livrea è fedele all’originale, la sfumatura del blu e la decalcomania che riprende il lettering Turbo sono identiche a quelle della piccola hot hatch delle Régie. Le forme della carrozzeria sono invece squadrate, forse troppo, e non corrispondono propriamente all’originale, caratteristica che inoltre non favorisce le performance, incidendo sulla scorrevolezza del modellino (undicesimo in classifica). Passando alle parti mobili, solo il portellone del baule è apribile, il cofano motore e le portiere sono invece fisse. Il peso è di 31 grammi, mentre il calibro registra 67,72 mm di altezza, 32,9 mm di larghezza e 23,9 mm di altezza. La riproduzione della R5 Turbo è di certo la scelta perfetta per gi appassionati dell’automobilismo e dei cultori del vintage, solo guardandola si evocano nella mente i miti del Rally del secolo scorso. Sensazione da rivivere nell’episodio speciale di passato prossimo, dedicato appunto alla sfida tra la Renault 5 e la Clio.

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