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Ford – Farley: “Vogliamo produrre la Model T delle elettriche”

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Ford – Farley: “Vogliamo produrre la Model T delle elettriche”

Il ceo della Ford, Jim Farley, ribadisce l’impegno dell’Ovale blu nei confronti delle auto elettriche, confermandone il riposizionamento nei segmenti di mercato più generalisti: “Lasciando da parte le questioni politiche, siamo convinti che una buona parte degli americani sarebbe contenta dei risparmi e della flessibilità dati da un’auto elettrica”, ha detto il top manager in un’intervista. “La parte difficile è portare sul mercato Bev accessibili e che al tempo stesso possano generare utili, come ha fatto Henry Ford con la Model T”.  Insomma, riposizonamento sì, passi indietro no: “Non investiremmo nel futuro delle elettriche se non fossimo convinti che possano essere redditizie. Io stesso non farei bene il mio lavoro se allocassi capitale in un settore che non ritengo in grado di generare utili entro il prossimo ciclo di prodotti”.

Un progetto che cambierà tutto. “Siamo molto dietro la Tesla, ma restisempre il numero due (negli Stati Uniti, ndr) nel mercato delle elettriche. Chi compra una Mach-E o un F-150 Lightning è contento”. Il nuovo modello compatto e accessibile potrebbe “arrivare entro un paio d’anni”, spiega Farley. “Il team che ci sta lavorando è composto da ex Apple ed ex Tesla, gente che non ha i pregiudizi che posso avere io, che sono della vecchia scuola. Stanno sviluppando un approccio completamente diverso, un prodotto diverso, con costi diversi, con una batteria molto più piccola e una tecnologia diversa, che siamo convinti non solo sarà redditizia per noi, ma anche accessibile alla maggior parte degli americani”.

La competitività non arriva dai dazi. Quanto all’incremento dei dazi doganali imposto di recente dall’amministrazione Biden, Farley lo considera “importante per pareggiare il terreno di gioco in questo specifico momento storico”, ma in ultima analisi la Ford “dovrà diventare competitiva su costi e qualità con i suoi competitor, BYD e altri costruttori cinesi, e abbiamo un progetto su come riuscirci”. Il governo “faccia il suo lavoro”, conclude Farley, “ma io come ceo non posso dipendere da quello, il mio lavoro è rendere la Ford competitiva con la concorrenza che c’è in America, a prescindere dai dazi”.

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