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Ferrari SF-24: carichi pendenti

No, non c’è nessun problema legale per la Ferrari, né quelli di Maranello devono dimostrare di possedere la fedina penale pulita. Dopo il Gp d’Austria, chiuso con un fortunoso terzo posto, che sarebbe stato un quinto se a Max Verstappen non fosse scoppiata la vena della rabbia, è emerso dirompente il problema del carico aerodinamico per la Rossa. La SF-24 ne ha poco? Al contrario, ne ha troppo! Un carico che pende sulla testa degli ingegneri che stanno perdendo la bussola. 

Il pacchetto introdotto dalla Ferrari a Imola era il primo step di una ricalibrazione aerodinamica che andava completata con gli aggiornamenti previsti per Silverstone e poi anticipati a Barcellona nel tentativo – ad ora vano visto che anche la Mercedes si è infilata – di chiudere la distanza ds Red Bull e McLaren. 

Proprio questa seconda infornata di update aveva il compito di aumentare la downforce generale. Cosa in cui i tecnici alle dipendenze di Enrico Cardile sono riusciti. Obiettivo centrato? Sì, ma squilibrando la vettura. L’aumento dei punti di carico, ne avevamo parlato sabato scorso (leggi qui), hanno riattivato un vecchio nemico: il porposing. 

ferrari sf-24: carichi pendenti

La Ferrari SF-24 di Carlos Sainz in azione nel weekend del Gp d’Austria 2024

Pare che il pacchetto sospensivo su cui si “poggia” la SF-24 non sia in grado di supportare la mole di spinta verticale generata dal “plico tecnico” spagnolo. In parole semplici – questa non vuole essere un’analisi tecnica dettagliata come quelle che prevedono cose senza beccarne mezza – le sospensioni, specie quelle posteriori, non sono in grado di reggere il peso aerodinamico complessivo e i tecnici sono costretti ad alzare la vettura determinando un calo di prestazioni evidente.

Ferrari vive gli stessi problemi che ha dovuto affrontare per anni la Mercedes: alza la macchina e perde carico, la tiene bassa e attiva il porpoising. Questo dà la cifra di come gli interventi introdotti a Barcellona abbiano mandato in crisi la vettura facendola arretrare da potenziale avversaria della Red Bull a quarta forza del lotto. 

Ferrari SF-24: non si torna indietro

Tornare indietro al pacchetto Imola è una soluzione? Fred Vasseur lo ha escluso categoricamente. “Dobbiamo essere ambiziosi e guardare avanti, dobbiamo sviluppare quello che abbiamo facendo però un lavoro migliore di questo weekend. È vero che abbiamo fatto un buon passo avanti tra venerdì e sabato mattina, ma non è sufficiente”, ha detto il team principal francese ai microfoni di Sky dopo il gran premio. 

“Ora ci concentriamo su Silverstone. Sarà un weekend normale, e questo vuol dire che avremo due sessioni venerdì per curare bene l’assetto della vettura. Dobbiamo migliorare e concentrarci sul futuro sviluppando da quello che abbiamo raggiunto oggi. L’ultimo pacchetto ha portato a buoni punti in termini di aerodinamica, e dobbiamo ripartire da qui”, ha chiuso Vasseur.

ferrari sf-24: carichi pendenti

Carlos Sainz, Ferrari SF-24, Gp Austria 2024

Anche Sainz, il primo ad ammettere che i recenti aggiornamenti avevano “rotto” qualcosa nella SF-24, ha affermato che è inutile pensare di tornare allo status quo ante: “Vedo che la squadra sta lavorando a manetta per arrivare a Silverstone con un pacchetto migliore che possa aiutarci nelle curve veloci perché questo weekend abbiamo sofferto. Stiamo provando di tutto per togliere il bouncing. Sono fiducioso che la squadra saprà trovare una soluzione”. 

“Non so quanto presto arriverà, ma spero che già a Silverstone potrà esserci qualcosa perché il saltellamento ci penalizza in qualifica e in gara. Domani pomeriggio già lavorerò al simulatore per vedere come potremo migliorare a Silverstone”, ha spiegato lo spagnolo.

In Ferrari si è passati alla fase degli esperimenti e, dall’esterno, filtra un pizzico di confusione. Come le parole di Charles Leclerc hanno lasciato intendere: “I dati relativi al carico aerodinamico del nuovo pacchetto erano fondamentalmente quelli previsti in Spagna ed è stato ancora così su questa pista, ma questo comporta anche altre limitazioni a cui dobbiamo prestare attenzione perché, dalla loro introduzione, abbiamo avuto un po’ di difficoltà”. Il riferimento è chiaramente al bouncing. 

“Oggi abbiamo configurato la macchina mia e di Carlos in modi completamente opposti e penso che ci siano molte cose da imparare dai due settaggi. Non è stato fantastico da parte mia, ma lo esamineremo, lo confronteremo e speriamo di crescere e migliorare. Credo che anche a Silverstone ci aspetta un weekend difficile”. 

“Se guardiamo agli ultimi tre Gran Premi, abbiamo sofferto. Non c’è ancora una soluzione. I dati ci dicono che abbiamo fatto un passo in avanti ma, come detto, ci sono altre limitazioni che dobbiamo esaminare e cercare di eliminare. Non mi aspettavo questi risultati dopo Monaco ed è stato un periodo molto difficile per la squadra. C’è molto lavoro da fare”, ha chiosato il monegasco. 

È evidente che la Ferrari non abbia ancora una soluzione e che si stia procedendo con prove che finora si sono rivelate infruttuose. In assenza di nuovi elementi appare difficile risolvere i problemi sin da Silverstone, una pista che pretende altezze di percorrenza molto basse e che presenta il complesso di curve Maggotts, Becketts e Chapel che rischia di fare molto molto male alla SF-24. 

Giorni di lavoro e di riflessioni in quel di Maranello. Proseguire su questa strada o ammettere il fallimento e tornare indietro? Il triple header Spagna-Austria-Inghilterra doveva dare delle risposte. Che non sono quelle arrivate fin qua. Come spesso accaduto nella storia recente, la Ferrari si sta smarrendo in corso d’opera con aggiornamenti che peggiorano le cose invece di migliorarle. Un preoccupante linea di continuità.

Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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