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Ferrari indietro, Leclerc deluso: “Così non va, è ora di provare qualcosa di diverso”

ferrari indietro, leclerc deluso: “così non va, è ora di provare qualcosa di diverso”

MOTOR-F1-AUSTRIA/

SPIELBERG. Era difficile fare di più partendo dalla quinta fila, dopo i guai di ieri con l’anti-stallo e il successivo spegnimento del motore nella fase decisiva delle qualifiche. Però il settimo posto nella Sprint del Gp d’Austria vinta da Max Verstappen non può soddisfare Charles Leclerc, precipitato nel giro di un mese dal trionfo in casa a Montecarlo alle delusioni di Canada e Spagna. E anche qui, tra i saliscendi di questo circuito che sulla carta doveva essere amico della Ferrari, le cose stanno andando nello stesso modo. «Dobbiamo fare qualcosa – si sfoga Leclerc -, non siamo abbastanza veloci». Alle 16 scattano le qualifiche, un appuntamento da non sbagliare. «Ho voglia di provare scelte diverse di assetto – continua Charles -, perché da due-tre gare le cose vanno così». Temperature troppo alteLa Sprint è il minore dei problemi. «È stata una gara difficile – continua il monegasco, terzo nella classifica del Mondiale -, sono stato costretto a fare lift&coast per gestire la temperatura dei freni». Un guaio condiviso dal compagno di squadra, Carlos Sainz, a sua volta invitato ad alzare il piede dall’acceleratore prima del punto ideale di frenata per evitare l’eccessivo surriscaldamento delle componenti. «Ci siamo accorti di doverlo fare già nelle prove libere – racconta lo spagnolo arrivato quinto tra George Russell e Lewis Hamilton -, la scia e il Drs non aiutavano a tenere basse le temperature. La Mercedes aveva un decimino più di noi, non è stato facile tenere dietro Lewis ma ci sono riuscito». Gli sviluppi da registrareLeclerc va oltre la contingenza, più che dai freni è preoccupato dalla competitività di una macchina che sembra non aver digerito gli sviluppi portati prima a Imola e poi la settimana scorsa a Barcellona. Un pacchetto che ha aggiunto carico alla vettura, risvegliando però il vecchio problema del bouncing, i famosi «saltellamenti» che tanti mal di testa hanno causato agli ingegneri da quando sono tornate le monoposto effetto suolo (2022). «Questi sono dettagli – dice Leclerc -, il problema è che dobbiamo essere sul pezzo perché non siamo abbastanza veloci. È il momento di provare qualcosa, non dico di esagerare, ma così come siamo messi se facciamo una qualifica perfetta possiamo ambire forse a un quinto posto». E così non può andar bene, ça va sans dire.

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