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F1. Gran Premio della Cina: le edizioni più belle della gara di Shangai

Tutto pronto per il ritorno in Formula 1 del Gran Premio della Cina: ecco le edizioni più straordinarie dell’appuntamento di Shangai

La Formula 1, dopo una settimana di pausa post GP in Giappone, scalda i motori per Gran Premio della Cina 2024, quinto appuntamento stagionale, nonché il primo con il nuovo format Sprint. Sono ormai passati cinque lunghi anni dall’ultima volta che il Circus ha corso sul tracciato di Shangai, adesso pronto al suo ritorno nel calendario con il debutto assoluto delle monoposto ad effetto suolo. Le cose da allora sono decisamente cambiate, basti solo pensare che Max Verstappen aveva solamente cinque vittorie all’attivo e Charles Leclerc era al suo primo anno con la Scuderia Ferrari; Lewis Hamilton nel suo periodo di gloria con la Mercedes con sei titoli mondiali in bacheca; Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel non si erano ancora ritirati, mentre Fernando Alonso… no lui, è ancora in pista, fresco di rinnovo con Aston Martin e pronto a lottare per la tanto agognata 33esima vittoria in carriera. Prima di addentraci in quello che sarà il weekend di gara, ricordiamo alcune delle più belle edizioni del Gran Premio della Cina.

L’appuntamento della Cina ha debuttato nel calendario di Formula 1 ormai venti anni fa nel 2004. La prima edizione fu vinta da Rubens Barrichello a bordo della Ferrari. Il brasiliano compagno di squadra di Michael Schumacher, partendo dalla pole position, conquistò il suo nono successo in carriera. A trionfare l’anno successivo, nel 2005, è stato Fernando Alonso. Un weekend fantastico per l’asturiano che, grazie alla sua pole position e la vittoria, permise alla Renault di conquistare il titolo costruttori e, successivamente quello piloti davanti a Kimi Raikkonen, al tempo con McLaren, e Ralf Schumacher con Toyota. Il Gran Premio della Cina ha un posto speciale nel cuore dei tifosi del team di Maranello, ma soprattutto del Kaiser. Sul tracciato di Shangai nel 2006 Michael Schumacher siglò la sua ultima vittoria in Formula 1. Partito dalla settima posizione e con condizioni di bagnato, l’alfiere della Ferrari riuscì a rimontare fino alla prima posizione lottando con Fernando Alonso. A fare la differenza tra i due furono gli pneumatici. Le Bridgestone utilizzate dal cavallino rampante si dimostrarono più performanti delle Michelin montate sulla Renault dello spagnolo. Il tedesco salì sul gradino più alto del podio insieme ad Alonso, secondo, e la Honda di Jenson Button. Il ritiro di Schumacher in Giappone permise all’asturiano di conquistare il suo ultimo titolo piloti in Brasile.

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Degna di nota è anche l’edizione del 2007 quando Lewis Hamilton si vide sfilare il primo titolo piloti di solamente di un punto durante la sua stagione da rookie in McLaren. Il britannico, per una scelta errata del team riguardo agli pneumatici da utilizzare con la pioggia che sempre caratterizzato l’appuntamento cinesi, concluse la sua gara nelle barriere mentre cercava di rientrare ai box, mentre Kimi Raikkonen vinceva una delle tante gare che quell’anno gli permisero di conquistare il mondiale. L’ultimo piloti che compare negli annali della Scuderia Ferrari. Hamilton ha dovuto attendere solamente un anno prima di poter invertire la sua rotta sulle gare di Shangai. Infatti, nel 2008 conquistò solamente la prima delle sei vittorie raggiunte al Gran Premio della Cina. Nel 2010 si consumò una lotta all’ultimo sorpasso tra Jenson Button, partito dalla quinta casella, e il pole man Sebastian Vettel. Ad aver avuto la meglio, salendo sul gradino più alto del podio, fu l’inglese a bordo della McLaren, tagliando il traguardo davanti al compagno di squadra Hamilton e Nico Rosberg. A distanza di tre anni, nel 2013, Fernando Alonso tornò a vincere in Cina siglando la sua penultima vittoria di Formula 1. Le stagioni sono passate e Alonso non veste più la casacca della Ferrari, ma continua a battersi per la tanto agognata 33esima vittoria, questa volta con i colori dell’Aston Martin.

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L’edizione del 2016 segna uno spartiacque nella Formula 1. Prima di tutto quella stagione ha segnato la fine del dominio Red Bull – Vettel, tornato poi nel 2021 con Max Verstappen, in favore dell’inizio dell’era Mercedes e la lotta interna tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton per il titolo. Ad aver avuto la meglio nella gara cinese, così come al termine del campionato, fu il tedesco, che annunciò il ritiro per l’anno successivo. A mettere un punto, almeno momentaneamente, alla supremazia delle frecce argento ci pensò Daniel Ricciardo nel 2018, vincendo la gara cinese a bordo della sua Red Bull. Durante l’ultima edizione del Gran Premio della Cina fu nel 2019 e a trionfare fu Lewis Hamilton. Sarà quest’anno, a cinque anni dall’ultima volta, la volta buona per il sette volte campione del mondo che non vince dal lontano 2021? Senza ombra di dubbio sarà una gara all’insegna dell’ignoto. Nessun dato di riferimento per team e piloti che correranno per la prima volta sul circuito di Shangai con le monoposto ad effetto suolo, che hanno debuttato nel 2022. Il layout estremamente tecnico con lunghi rettilinei e curve lente non sarà sicuramente dalla loro parte, in particolare per quanto riguarda gli pneumatici. Inoltre, questo sarà anche il primo weekend di gara con format Sprint, rivisto rispetto allo scorso anno.

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