Dongfeng, in pista Paolo Berlusconi
Mafrici, oltre a occuparsi di mercati internazionali e di innovazione, ha fondato M Management, gruppo di imprese italiane e svizzere, e Bm Advisory, leader nella consulenza finanziaria aziendale automotive. Quasi in concomitanza con la nascita della newco, lo stesso Mafrici ha siglato un accordo strategico con Ca Auto Bank «allo scopo di offrire ai nostri clienti un accesso privilegiato alle più recenti innovazioni nel campo della e-mobility», il suo commento in occasione del recente Fuorisalone milanese che ha visto Dongfeng presentare il Suv elettrico premium Free con il marchio Voyah.
La prospettiva è dunque quella dell’avvio di un nuovo business, quello della distribuzione dei veicoli cinesi di Dongfeng in Italia, proprio nel momento in cui i costruttori di Pechino accelerano i piani di espansione nel Vecchio continente. Sempre al Fuorisalone, tra l’altro, il capo europeo di Dongfeng, Qian Xe, aveva sottolineato come «per una casa cinese avere una produzione locale di veicoli significa poter rifornire tutti gli altri Paesi dell’area». Chiaro il riferimento anche all’Italia e ai colloqui in atto da alcuni mesi con il ministro Urso.
In proposito, l’altro colosso Chery, il cui numero uno Yin Tongyue ha incontrato nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha pure nei piani la creazione di un grande hub per la distribuzione di veicoli importati dalla Cina.