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Mercato dell'automobile in Italia: i dati di Aprile 2024

mercato dell'automobile in italia: i dati di aprile 2024

Mercato dell’automobile in Italia: i dati di Aprile 2024

Gli utilizzatori Il primo quadrimestre del 2024, con 586.665 unità, archivia una crescita del 6,1% sullo stesso periodo del 2023, ma resta ancora a -17,7% rispetto a gennaio-aprile 2019. Entriamo nel dettaglio del mese passato: sotto il profilo degli utilizzatori i privati hanno evidenziato un miglioramento del mercato totale, guadagnando 2,8 punti di quota, al 50,9% (54,6% nel cumulato, +1,2 p.p.). Anche le autoimmatricolazioni recuperano 2,7 punti e salgono all’11,9% di share (10,1% nei 4 mesi, +1,2 p.p.), mentre il noleggio a lungo termine si presenta come unico canale in flessione (anche per il confronto con un 2023 molto dinamico) e scende al 20,9% di quota sia in aprile sia nel periodo gennaio-aprile (rispettivamente -5,8 punti e -5,1 punti). Infine, il noleggio a breve termine fa meglio del mercato e recupera due decimali, salendo in aprile al 10,9% di quota (8,9% nel cumulato, +2,9 p.p.).

 

Aprile secondo le alimentazioni Le autovetture a benzina vedono il mercato di aprile in aumento del 14,1%, con quota di mercato al 31,2%, mentre le diesel calano del 21,1% con quota al 14,3%. Nel quadrimestre, le immatricolazioni di auto a benzina sono aumentate del 18,6% e quelle delle auto diesel sono scese del 18,3%, rispettivamente con quote di mercato del 31,1% e del 14,9%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di aprile, il 54,5% del mercato, con volumi in crescita del 15% rispetto a quelli di aprile 2023; nel cumulato, sono cresciute dell’8,4%, con una quota del 54%. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 45,2% del mercato di aprile e il 44,5% del cumulato, in aumento del 14,2% nel mese e dell’8% nei quattro mesi.

   

Nel dettaglio, le ibride non ricaricabili incrementano del 22,7% nel mese con una quota del 39,5%; nel cumulato crescono del 14,9%, con una quota del 38,5%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) sono in discesa del 22,9% ad aprile e del 5,7% del mercato del mese (ad aprile 2023 era il 7,9%); nel cumulato hanno fatto segnare un calo del 21,9% e una quota del 6% (in calo di 2,2 punti percentuali rispetto al cumulato del 2023). Le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 2,4% nel mese e del 2,8% nel cumulato; le vendite sono scese del 20% ad aprile e del 18,8% nel quadrimestre. Le ibride plug-in (PHEV) hanno registrato una contrazione del 24,9% ad aprile e del 24,4% nel cumulato, rappresentando il 3,3% delle immatricolazioni del singolo mese e il 3,2% del totale da inizio anno. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,3% dell’immatricolato di aprile, quasi interamente composto da autovetture Gpl (+17,8% nel mese). Marginale la quota delle autovetture a metano, che nel mese sono comunque cresciute del 138%. Nel cumulato, le alimentate a metano sono aumentate del 28,4% e le Gpl del 10,4%; insieme, nel quadrimestre, le due alimentazioni hanno rappresentato il 9,5% del mercato (di cui solo lo 0,2% è metano).

 

Analisi dei segmenti e delle aree geografiche In aprile è stato possibile notare una perdita di quota delle berline del segmento A, al 10,9% di quota e una forte accelerazione dei Suv, all’1,8%. Nel segmento B sono cresciute sia le berline che i Suv, rispettivamente al 22,2% e al 26,7% di share. Nel segmento delle medie (C) sono andati in contrazione berline e Suv, fermandosi rispettivamente al 4,5% e al 18,9% di quota. Recuperano le berline del segmento D, allo 0,8%, mentre i Suv flettono scendendo al 5,4% di share. Si registra una nuova forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,2% di quota e i Suv all’1,4%. Infine, le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, gli MPV il 2,0% e le sportive lo 0,9%.

 

Dal punto di vista delle aree geografiche nel mese il Nord Est, con un incremento inferiore al mercato complessivo, ha ceduto 1,1 punti, al 35,3% di quota (34,5% nel cumulato), grazie alla spinta del noleggio, senza il quale avrebbe perso 12,7 punti, al 22,6%. Il Nord Ovest è calato di 1,4 punti e si è fermato al 27,1% di share (27,6% nel quadrimestre), mentre il Centro Italia, con un’ottima performance a doppia cifra, ha guadagnato 1,6 punti, salendo al 23,3% del totale (al 23,1% in gennaio-aprile). L’area meridionale è salita di 0,6 punti al 9,6% e le Isole di 0,4 punti, al 4,8% (rispettivamente 10,0% e 4,8% nel cumulato).

Due giorni lavorativi in più rispetto ad aprile 2023 hanno contribuito al rialzo nel mese, ma rimane da colmare un forte divario con le vendite pre-pandemia. Tra le criticità segnalate dagli addetti ai lavori, c’è il grave ritardo dell’ecobonus che non aiuta il mercato.

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