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La truffa delle Auto storiche: solo il 20% lo sono davvero

Tantissimi veicoli d'epoca certificati in Italia non potrebbero godere di questa classificazione (e quindi delle agevolazioni fiscali) 

la truffa delle auto storiche: solo il 20% lo sono davvero

Gli italiani si sono sempre dimostrati grandi amanti delle auto d’epoca, ma forse non molti di loro sanno che nel Belpaese solo una piccolissima parte delle vetture registrate come storiche è in effetti meritevole di tale qualifica. A riportarlo è il Codacons che, afferma addirittura che solo il 20% dei circa 553mila veicoli storici della Penisola lo sono davvero.

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Un utilizzo improprio

In seguito ai dati raccolti, il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust, Corte dei Conti e al ministero dei Trasporti al fine di segnalare un possibile danno all’Erario. Molti dei veicoli schedati come storici infatti, non potrebbero beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dalla Legge, poiché utilizzati nel quotidiano anche per scopi lavorativi: l’80% delle vetture registrate come storiche ma che l’associazione ha individuato come “false-storiche” è infatti impiegato come mezzo di trasporto quotidiano, magari come furgoni commerciali

Il Codacons ha inoltre segnalato un presunto caso di oligopolio da parte delle associazioni responsabili dei registri delle auto storiche, come previsto dal Codice della Strada, indicando un potenziale danno erariale stimato intorno ai 30 milioni di euro all’anno, considerando le esenzioni fiscali di cui beneficiano i proprietari di tali vetture.

Cosa ha scoperto l’Aiped

Nel frattempo, l’Aiped (l’Associazione italiana periti ed estimatori danni) ha parlato della questione dell’abusivismo nel settore delle perizie assicurative, denunciando l’uso di una nuova piattaforma da parte di alcune compagnie. Tale piattaforma, secondo l’Aiped, potrebbe eludere le norme che regolano l’accertamento e la stima dei danni derivanti dalla circolazione stradale, poiché permetterebbe a persone non qualificate di acquisire immagini dei veicoli danneggiati. I periti dell’Aiped hanno organizzato un incontro fissato per il prossimo 15 maggio per discutere di queste problematiche e hanno invitato sia i periti che gli automobilisti a segnalare eventuali pratiche anomale.

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