Daihatsu

Toyota

Toyota Yaris

Daihatsu ha truccato i test di sicurezza, nel mirino Toyota Yaris

Il marchio giapponese ha avviato un'indagine interna, problemi sulla city car di Toyota prodotta per Thailandia, Messico e Golfo Persico

Daihatsu ha truccato i test di sicurezza, nel mirino Toyota Yaris

Problemi per il marchio Daihatsu in Giappone e di conseguenza anche per alcune vetture che la casa giapponese ha prodotto per Daihatsu. Il brand di Ikeda ha infatti ammesso pubblicamente di aver truccato i test di sicurezza di oltre 88 mila veicoli. In particolare si tratterebbe di 76.289 unità di Yaris che sono state costruite in Thailandia e Malesia nell’agosto del 2022 e che poi sono state vendute sia in Thailanda che in Messico e nei mercati del Golfo Persico.

I problemi sulle vetture

A queste si aggiungono anche 11.834 esemplari di Perodua Axia, una vettura compatta che non viene venduta in Italia e che è stata prodotta nel febbraio del 2023 in Malesia per poi essere commercializzata nel mercato domestico. L’ammissione di colpa da parte di Daihatsu arriva in conseguenza alle segnalazioni che l’azienda ha ricevuto internamente e che hanno evidenziato il fatto che siano stati compiuti una serie “di illeciti nella domanda di omologazione per i test di collisione laterale”. Come spiegato dal marchio nipponico, durante i test “il rivestimento interno della porta del sedile anteriore è stato modificato in modo improprio e vi è stata una violazione delle procedure e delle metodologie di verifica degli urti previste dalle normative”.

Toyota, aumentare le vendite EV non ГЁ la prioritГ

Responsabilità da chiarire

Non sono ancora chiare le responsabilità all’interno della casa automobilistica giapponese e in particolare chi abbia operato in questo senso. Non sono al momento previste sanzioni ma ad ogni modo Daihatsu è già intervenuta per creare un’apposita commissione che approfondisca e indaghi sulla questione, provvedendo a bloccare le consegne non ancora effettuate dei modelli ‘truccati’.

Daihatsu si scusa, Toyota vigila

“Ci scusiamo profondamente per aver tradito la fiducia dei nostri clienti e delle altre parti interessate e per aver causato grandi disagi e preoccupazioni” ha scritto l’azienda giapponese in una nota diffusa pubblicamente. Immediata anche la reazione di Toyota, con il CEO uscente Akio Toyoda che è intervenuto sul tema: “Procederemo con un’indagine dettagliata, ma promettiamo di capire con decisione cosa è successo, indagare sulle vere intenzioni e lavorare sinceramente per evitare che si ripeta. Però, avremo bisogno di un po’ di tempo”.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World