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Citroën ë-C3, un salto elettrico in attesa della sorella a benzina. Caratteristiche, foto, prezzo

Parigi – Tanto per cambiare, alla Citroën hanno cambiato. Ma lo hanno fatto nel solco della tradizione della marca («Siamo abituati a risolvere i problemi delle varie epoche della motorizzazione» spiega Federico Goyret, direttore del marketing e della comunicazione) e seguendo i tre capisaldi di oggi: comfort, semplicità, sostenibilità. La nuova scommessa del Double Chevron per il segmento B, uno dei più complicati del mercato, nasce a «Le Hangar Y», sud-ovest di Parigi, dove in un viaggio ideale tra passato (erano schierati modelli più o meno recenti, a cominciare dall’ iconica 2 Cavalli) e presente si sono alzati i teli sulla nuova ë-C3, delineando un futuro che, progressivamente, riguarderà l’intera gamma.

Citroën ë-C3, nativa elettrica

La ë-C3 nasce completamente elettrica e anche se in un domani non lontano avrà una sorella endotermica (a benzina) incarna il senso di una sfida profonda. «Può sembrare un’imposizione — dice Giovanni Falcone, managing director di Citroën Italia —, ma, oltre a seguire una strada ormai definita, è una scelta che suggerirà un approccio diverso della clientela rispetto al “full electric”. La chiave di volta sarà l’accessibilità a tutto tondo».

Una berlina rialzata

La neonata non è un B-Suv (su quel fronte c’è e ci sarà sempre, anche nell’aggiornamento in arrivo, la C3 Aicross), ma una berlina solo più alta rispetto alla C3 che andrà a fine produzione. È la quarta generazione della vettura di gran lunga più popolare della casa (più di 5,6 milioni di esemplari venduti dal lancio della prima versione, nel 2002) e il design segue linee orizzontali e verticali che la rendono gradevolmente squadrata — gli ingombri sono simili a quelli della C3 attuale: è lunga infatti 4,01 centimetri —, con tratti riconducibili alla concept car «Oli». Tra questi il nuovo logo (old time) del Double Chevron e il musetto importante venato dai led ortogonali delle luci diurne. Concepita sulla Smart Car, la piattaforma globale nativa BEV di Citroën, la ë-C3 sarà prodotta in Slovacchia. Prime consegne nel febbraio 2024 (in Italia arriverà in primavera), l’auto è già prenotabile tramite Internet.

L’autonomia

I responsabili della marca parlano con orgoglio di «elettrico facile», grazie a una batteria da 44 kWh ,che offre fino a 320 chilometri di autonomia nel ciclo WLTP, e alla ricarica rapida a corrente continua da 100 kW, che consente di ricaricare dal 20% all’80% della capacità in soli 26 minuti. Il tutto a un prezzo che sarà fisso in Europa — ci saranno differenze minime a seconda delle diverse tassazioni dei vari Paesi — e che in Italia sarà di 23.900 euro. Nel 2025 si farà perfino meglio con una versione dalla batteria meno performante (200 km l’autonomia) ma in grado di ridurre l’esborso a 19.900 euro. Di nuovo Falcone: «Prestazioni, costo e punti di ricarica sono stati fin qui un ostacolo alla diffusione dell’elettrico, almeno in Italia. La ë-C3 propone un salto culturale».

Il comfort

Conducente e passeggeri saranno coccolati da spazi generosi (il guidatore è 10 cm più in alto rispetto alle vetture concorrenti), dalle sospensioni Advanced Comfort di solito montate sui modelli maggiori della casa, da assistenze alla guida degne di auto superiori, da sedili ridisegnati e da una plancia definita ambiziosamente C-Zen Lounge nella quale il quadro strumenti tradizionale è rimpiazzato da un head up display con il quale non si leverà lo sguardo dalla strada. Qual è il jolly da giocare sul mercato italiano?, domanda finale per Giovanni Falcone. «Il design, ne siamo sicuri perché la ë-C3 richiama il fascino del mondo del Suv». Non sarà semplice seguire l’onda di un vero successo commerciale: ma se la scommessa elettrica sarà vinta, il futuro avvento della nuova C3 endotermica dovrebbe riproporre numeri da primato.

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