Citroën

Prove

Citroën: il nostro Diario di Bordo con le ë-C4, ë-C4 X, C5 X e C5 Aircross

Come se la cava un’automobile nella vita di tutti i giorni? Da tempo, noi di Quattroruote, rispondiamo a domande come questa anche attraverso il Diario di bordo, un format che di solito prevede una staffetta tra redattori al volante di un singolo modello, per poi riportarvi le impressioni di ciascuno in base al proprio vissuto. Stavolta cambiamo schema, andando a esplorare la fascia alta della gamma Citroën in tutte le sue sfaccettature. Quattro di noi si sono messi alla guida di altrettanti modelli del Double Chevron, C5 X, C5 Aircross, ë-C4 X ed ë-C4, raccontando la propria esperienza, dopo averle avute in uso per alcuni giorni scoprendone pregi e difetti. Auto diverse, ma anche tecnologie diverse. Le prime due sono infatti delle ibride plug-in, pronte a cogliere i benefici dell’elettrificazione ma, allo stesso tempo, forti dell’ampia autonomia garantita dal serbatoio di benzina che alimenta il motore termico nel cofano. Le C4, invece, sono entrambe elettriche pure, e nel day by day devono fare i conti con la propria natura oltre che con le abitudini di chi le guida. Insomma, quale banco di prova migliore della vita reale per scoprire se un cento tipo di auto, o di tecnologia, fa al caso nostro? In questa carrellata di video vi diciamo com’è andata.

Diario di bordo: Citroën C5 X

Citroën C5 X. Riassumere in poche parole la C5 X non è facile, perché è un’auto molto particolare. È un’ammiraglia, ma ha forme da fastback. Ha un motore a benzina, ma può anche viaggiare per parecchi chilometri in elettrico, essendo una plug-in. Il suo abitacolo è molto spazioso, ma, più di tutto, è estremamente confortevole. Proprio la comodità è l’aspetto che più m’è piaciuto di questa scattante cinque porte (ha 225 cavalli, tra termico ed elettrico): i sedili sono morbidissimi, quasi ci sprofondi dentro come su una poltrona, e lo stesso si può dire anche dell’assetto, che isola molto bene anche dalle sconnessioni più nette.

Diario di bordo: Citroën C5 Aircross

Citroën C5 Aircross. Lunga 4 metri e mezzo, con un bagagliaio da ben 580 litri, la Citroën C5 Aircross è una Suv nel senso più classico del termine. Fresca di restyling, è disponibile pure nella versione ibrida plug-in, che è quella che ho guidato. Una configurazione che ti permette di entrare in città senza patemi per quanto riguarda i blocchi antinquinamento e, allo stesso tempo, di esplorare altri territori, al di fuori delle mura. Pure dove l’asfalto non c’è: se è vero che non può contare sulla trazione 4×4, l’altezza da terra è importante e non manca il dispositivo che aiuta a mantenere la velocità durante le discese più ripide.

Diario di bordo: Citroën ë-C4 X

Citroën e-C4 X. La vita di coppia con l’auto elettrica può essere dolce: l’ho scoperto nel day-by-day con la Citroën ë-C4 X. Per una settimana, infatti, ho guidato la francese nel casa-ufficio, immergendola nella mia routine a volte frenetica e regolarmente alle prese con gli imprevisti del traffico. La francese si è rivelata un’ottima compagna di viaggio, soprattutto per il confort che sa trasmettere sia in città, sia nelle andature a elastico tipiche della tangenziale nell’ora di punta. E l’autonomia, non elevata in assoluto, si è rivelata più che sufficiente per coprire i miei bisogni. Senza stress, casomai dovessi scordare, una sera, di fare il refill.

Diario di bordo: Citroën ë-C4

Citroën ë-C4. Importante, senza però essere una Suv. E in soli 4 metri e 36. Originale, anzi, originalissima: fari così, dietro, non li possiede nessuna. Non si può certo dire che la ë-C4 si sia ispirata a qualcuno… È vero, il padiglione discendente che crea l’effetto coupé è una moda ricorrente, sono tante ad averlo, però lei ha quello spoilerino a metà vetro così unico… Insomma, non ci si sente omologati con quest’auto. Secondo aspetto, è molto confortevole: grazie a sospensioni sofisticate e a sedili dall’imbottitura particolare (lo schiumato è a densità differenziata). Terzo, ha una discreta autonomia, perché vengono dichiarati 420 km. Il 4 davanti, smussa un po’ l’ansia di autonomia… La batteria ha una buona capacità, è da 54 kWh, e il brio non manca, perché i cavalli sono 156. Quindi, comoda sì, ma quest’elettrica non fa certo addormentare. Ecco i tre aspetti principali che sono emersi in un utilizzo quotidiano per una settimana. Il nostro diario di bordo. Una volta riconsegnata, ti rimangono in mente quelle cose lì.

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