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Citroën C5 Aircross, il crossover quasi suv per viaggiare in salotto: ora anche "alla spina" | Manca però la versione 4x4

Citroën C5 Aircross, il crossover quasi suv per viaggiare in salotto: ora anche “alla spina” | Manca però la versione 4×4

Un’esperienza di guida molto fluida, come deve essere per un brand che ha fatto e fa del comfort assoluto il suo mantra . Ma il powertrain 1.6 turbo da 180 cv (spalleggiato dall’unità elettrica integrata nel cambio automatico a 8 rapporti) sa il fatto suo anche quando scatta la voglia di pestare forte sull’acceleratore. Col selettore in modalità sport la Citroën C5, all’occorrenza, sa pure sfoderare gli artigli e la cavalleria complessiva da 225 purosangue, spinge fino a oltre 220 km/h, con uno 0/100 di tutto rispetto, che ferma il cronometro su 8 ,3 secondi, grazie ai 360 Nm di coppia.

Quelle due frecce che puntano in contralto  Sotto l’egida del Double Chevron però, la prima cosa che cerchi (e trovi) in una Citroën non è lo scatto bruciante ma il comfort, e una volta saliti a bordo della C5 Aircross ci siamo subito messi comodi per goderci un test drive di oltre duemila chilometri tra strade e autostrade, rimettendo i piedi a terra a ogni sosta, freschi e riposati – per dirla alla Camilleri – “come un quarto di pollo”.

A tutto conforto  A riposarsi e a rimanere abbastanza “freschi” alle stazioni di servizio è stato anche il portafoglio, visto che la C5 è in grado di percorrere circa 15 km con un litro di benzina in città, 17 in extraurbano e almeno 16 in autostrada. Per non parlare dell’unità elettrica, con una batteria al litio da 12,4 kwh , comoda da ricaricare nel box di casa in meno di 6 ore con una semplice presa collegata alla rete domestica o in poco più di 2 ore con una colonnina fast -carica da 22 kw. E con le “pile” cariche siamo andati “silenziosamente” al lavoro, circa 55 km di autonomia in solo elettrico a emissioni CO2 zero, veleggiando tranquillamente in autostrada e/o in tangenziale, anche oltre i 100 km/h.

Col plug-in ha una marcia in più  La C5 Aircross è adatta alla maggior parte dei viaggi quotidiani, sia con il turbo benzina da 1,2 litri che con il propulsore diesel 1,5 litri, entrambe da 130cv ma è nella versione Plug-in Hybrid che dà il meglio di sé, pratica, comoda e scattante, anche se perde un po’ nella capienza del portabagli e nell’abitabilità posteriore, per via del pacco batterie. Il bagaglio standard ha invece una disponibilità minima di circa 377 litri che può arrivare fino a 722, spostando in avanti i tre sedili e posizionando in basso il pianale ad altezza variabile.

Manca la trazione integrale  4,50×1,86x 1,69, queste le misure della C5, con un passo di ben 2,73m (tutto a vantaggio del comfort) e un peso di oltre 1.900 kg. Insomma sicuramente un “gran” crossover, “quasi” suv, perché a nostro giudizio mancando la trazione integrale – nonostante i due motori che però mostrano sempre e solo sull’asse anteriore – è difficile parlare di suv mancando l’opportunità del 4×4. Ma la clientela che si rivolge a questo brand campione di comodità, generalmente chiede di “viaggiare in salotto” e non ha nessuna voglia di esperienze off-road. Per i più esigenti, si può avere comunque come optional il sistema elettronico Grip Control, in grado di variare la risposta del motore, dei freni e della trazione a seconda del fondo stradale, per garantire maggiore aderenza su neve e fango.

L’ultimo restyling  La versione della Citroën C5 che abbiamo provato è la 1.6 Hybrid 225 Shine Pack EAT8, model year 2022, aggiornata a inizio 2022 soprattutto nel frontale ma con notevoli miglioramenti anche negli interni, curati e spaziosi, tanti i portaoggetti e morbidi i sedili, materiali di pregio, degni del prestigioso brand francese. L’ultimo restyling è evidente a partire dall’infotainment, con il moderno touchpad da 10,2 pollici e il pratico selettore al posto della tradizionale leva del cambio. Gli adas sono di tipo 2 ma solo nelle versioni full optional e la maggior parte resta a pagamento.

Prezzi, pregi e difetti  I prezzi? Per la 1.6 Hybrid 225 Shine Pack EAT8 Plug-in Hybrid del nostro test drive ci vogliono circa 48.600 euro ma per una 1.2 PureTech 131 CV Live a benzina ne bastano 30mila, mentre per la 1.5 BlueHDi 131 CV Feel EAT8 a benzina ne occorrono 35mila. Prego? Tantissimi, soprattutto per la sua vocazione “tutto comfort” . E poi, nel suo segmento la C5 Aircross gioca in casa, perché deve vedersela solo con la Peugeot 3008 e con l’Opel Grandland, sempre nel perimetro del gruppo Stellantis. I difetti? Sinceramente pochi… se non fosse per il tipico veleggio di un crossover medio-grande , per la limitata praticità dei molti comandi integrati nella consolle, e per quel lunotto forse troppo piccolo e scomodo in manovra, per un’auto di una certa stazza. Per tutto il resto la Citroën C5 Aircross piace e convince . In effetti numeri parlano da soli: ben oltre 325.000 unità vendute dal 2018 al 2022, di cui 245.000 in Europa e 18.000 in Italia. Il 50% degli acquirenti ha scelto il top di gamma mentre il 41% ha optato per la versione hybrid plug-in. Proprio quella che abbiamo messo alla striglia.

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