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Categoria catastale D8: una guida approfondita

Le categorie catastali sono usate in Italia per categorizzare gli edifici o fabbricati, con l’obiettivo di determinare la rendita catastale. Questi gruppi sono stati istituiti con il regio decreto-legge 13 aprile 1939, n.652, che ha permesso la riforma della disciplina relativa al catasto. I modi per calcolare le diverse fasce sono contenuti nel D.P.R 1° dicembre 1949, n.1142.

Sapere in quale categoria catastale rientri un immobile è fondamentale perché da questo elemento dipende il calcolo dell’IMU e la possibilità di utilizzo del superbonus. In Italia ogni gruppo catastale identifica edifici differenti con caratteristiche specifiche. In questo articolo viene approfondita principalmente la categoria D8.

 

  1. La categoria catastale D8 da quali immobili è caratterizzata?
  2. Categoria catastale D7 e D8: quali sono le differenze più importanti
  3. Come conoscere la categoria catastale di un fabbricato?
  4. Le domande più frequenti riguardo la categoria catastale 
    1. Cosa vuol dire gruppo catastale D?
    2. Quanti tipi di destinazione d’uso esistono?

 

La categoria catastale D8 da quali immobili è caratterizzata?

La categoria catastale D8 identifica gli edifici costruiti o adattati per soddisfare particolari necessità che spesso sono legate ad attività commerciali specifiche e che non possono essere utilizzati per altri scopi: per la categoria catastale D8 questi sono requisiti essenziali. Inizialmente per comprendere quale sia il gruppo di appartenenza degli immobili può essere utile consultare l’atto notarile di acquisto, in cui vengono esplicati i dati catastali. La categoria catastale D8 viene determinata in base alla superficie utile, alla posizione e alle caratteristiche strutturali dell’abitazione.

A seconda della destinazione d’uso sono stati suddivisi diversi gruppi: la categoria catastale D8 riguarda gli immobili con destinazione d’uso speciale. In questo gruppo sono incluse diverse tipologie di fabbricati, tra cui:

  • palazzi destinati a grandi catene di distribuzione: supermercati, ipermercati, autogrill autostradali;
  • impianti di macellazione;
  • magazzini per il congelamento degli alimenti;
  • zone di deposito rottami;
  • aree per campeggi.

Inoltre, sono compresi anche gli spazi nei porti marittimi di attracco per le barche che hanno servizi come l’approvvigionamento di energia elettrica, acqua e servizi telefonici.

Approfondendo le categorie catastali, generalmente gli Uffici Pubblici rientrano nella categoria B/4 e le scuole senza scopo di lucro nella categoria B/5, mentre la categoria catastale D8 include la scuola privata. Viceversa, nella categoria catastale D8 sono esclusi l’autorimessa, il garage o posti auto scoperti in quanto vengono accatastati nella C6. Infine, la categoria catastale D8 non considera gli uffici: quest’ultimi rientrano nel gruppo A/10.

Gli immobili nella categoria catastale D8 risultano compresi nell’APE. L’APE non prende in esame: i fabbricati indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati, edifici industriali e artigianali, immobili agricoli senza climatizzazione, abitazioni che non sono considerati edifici.

Inoltre, spesso emergono alcuni dubbi riguardo la categoria catastale D8 e l’IMU: è stato stabilito che gli immobili utilizzati a scopi produttivi nel gruppo D hanno un’aliquota pari allo 0.86% di cui lo 0.76% è riservato allo Stato. Generalmente questa categoria è soggetta a IMU maggiorata rispetto ad altri gruppi catastali in quanto si ritiene che i fabbricati ad uso produttivo siano in grado di generare profitti più elevati rispetto ad altri.

Categoria catastale D7 e D8: quali sono le differenze più importanti

La categoria catastale D8 si differenzia dalla D7 in quanto la d8 è riferita principalmente alle attività commerciali. La categoria D7 invece, riguarda solamente i fabbricati che vengono successivamente ristrutturati per scopi industriali: questi edifici senza modifiche drastiche possono essere utilizzati solo per attività di tipo produttivo e imprenditoriale.

Nella categoria catastale D7 sono inclusi:

  • fabbriche destinate al controllo e al mantenimento delle auto;
  • discariche: il gestore ottiene un reddito;
  • luoghi di deposito per attrezzature.

Infine, rientrano in questo gruppo anche tutte le zone di deposito rottami dove vengono in seguito lavorati e commercializzati.

  categoria catastale d8: una guida approfondita

categoria catastale D8

canva.com  

Come conoscere la categoria catastale di un fabbricato?

La richiesta della visura catastale è uno step essenziale per capire se un immobile rientra nella categoria catastale D8. L’analisi dei dati catastali consente di estrarre la visura catastale per immobile. Questo documento esplica: la superficie catastale, la classe e la rendita catastale, i dati anagrafici dell’immobile, le variazioni catastali e le quote dei diritti reali.

È possibile richiedere la visura catastale per persona fisica e giuridica se la ricerca coinvolge un soggetto. Nella documentazione sono valutati i dati catastali degli immobili, le superfici catastali, la rendita catastale, e gli intestatari degli immobili.

La legge sancisce che per calcolare il valore catastale di un fabbricato è necessaria la rivalutazione della rendita catastale prima di procedere con la moltiplicazione del coefficiente previsto: la categoria catastale d8 ha come coefficiente moltiplicatore 60.

Le domande più frequenti riguardo la categoria catastale 

Cosa vuol dire gruppo catastale D?

Il gruppo catastale D identifica tutti quegli immobili che vengono destinati alla produzione di fabbriche, teatri, cinema, banche e ospedali… più precisamente:

  • D/1: Opifici;
  • D/2: hotel e pensioni;
  • D/3: Teatri, sale cinema e aree per concerti, spettacoli;
  • D/4: Case di cura ed ospedali, poliambulatori;
  • D/5: Istituti di credito, cambio ed assicurazione;
  • D/6: immobili per esercizi sportivi;
  • D/7: Fabbricati edificati o rinnovati per speciali esigenze di un’attività industriale e non passibile di destinazione differente senza trasformazioni drastiche;
  • D/8: Fabbricati adattati o costruiti per speciali necessità di un’attività commerciale e non sono soggetti a destinazione diversa senza trasformazioni drastiche;
  • D/9: Edifici galleggianti o sospesi, fissati in punti precisi nel terreno, ponti privati soggetti a pedaggio (si tratta di edifici che non hanno su suolo proprio);
  • D/10: Fabbricati utilizzati per le attività agricole.

Quanti tipi di destinazione d’uso esistono?

Le destinazioni d’uso di un immobile sono molteplici, le principali sono: residenziale, commerciale, industriale, artigianale, turistico-ricettiva, agricola, direzionale e di servizio.

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