Nasce la nuova monoposto elettrica più veloce di una F1
«La GEN3 Evo segna un capitolo fondamentale nell’evoluzione della Formula E – ha sottolineato – Jeff Dodds, amministratore delegato di Formula E – incarnando la nostra dedizione all’innovazione e alle alte prestazioni ottenute in modo sostenibile, caratterizzata da un’accelerazione senza precedenti e da un design aerodinamico avanzato».
Sviluppata dagli specialisti della Formula E e della FIA, l’ultima edizione di GEN3 Evo farà il suo debutto l’anno prossimo, nella stagione 11 del mondiale, e segna un salto significativo nella tecnologia delle corse elettriche, in attesa di vedere poi l’esordio nel 2026 della Gen4. Già nelle GEN 3 Evo è presente la mano di un’azienda italiana come Marelli che ha messo a punto il motore elettrico anteriore, il cui scopo non sarà solo quello di permettere il recupero di energia come nella auto elettriche Gen3, ma di consentire in alcune fasi della corsa alle monoposto una trazione integrale. A lavoro, per la GEN 4 c’è anche la Podium Advanced Technologies, azienda della Valle d’Aosta, con sede a Pont-Saint-Martin. La Podium, infatti, dopo aver assicurato a Ducati la fornitura di sistemi di batterie per il campionato del mondo MotoE, dal 2026 realizzerà anche sistemi di batterie ad alte prestazioni per la Formula E, consolidandosi come il punto di riferimento del motorsport globale.
Tra i miglioramenti che si prestano a uno sviluppo da parte di team e produttori, per un trasferimento tecnologico diretto all’industria automobilistica, ci sono anche la maggiore aderenza assicurata dagli pneumatici Hankook iON (realizzati con il 35% di materiali riciclati e sostenibili), la più efficace frenata rigenerativa (sarà possibile produrre quasi il 50% dell’energia necessaria per una gara, durante la gara stessa) e la capacità di ricarica ultraveloce (si sta lavorando a una nuova tecnologia per consentire una ricarica ad alta velocità di 30 secondi da 600 kW per ottenere energia supplementare a metà gara).
La Formula E continua a crescere in termini di interesse di sponsor, di pubblico e di fatturato, con il record registrato nel 2022 a 181 milioni, ma i costi sono ancora preponderanti e il deficit nell’ultimo bilancio ha raggiunto i 65 milioni (per un totale di 242 milioni di rosso accumulato dal 2013, destinato a salire con i risultati del 2023). Tuttivia, l’esperienza e il know-how acquisti con l’attività di monopostoa zero emissioni e con motoru elettrici che hanno un’efficienza superiore al 90%, che supera del 40% tipica dei motori a combustione interna, rappresentano un surplus per gli 11 team in gara, appartenenti ad alcune delle principali case automobilistiche impegnate nella transizione green dalla Jaguar -Red Bull alla Nissan, dalla Porsche, agli indiano di Mahindra, dai cinesi della Lisheng Sports, alla Maserati (Gruppo Stellantis).