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Bmw guarda avanti: "La svolta elettrica non è un'ossessione"

Bmw guarda avanti: “La svolta elettrica non è un’ossessione”

Un 2023 da ricordare per risultati commerciali e performance qualitative. E un 2024 che si annuncia carico di iniziative e novità. Così Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia racconta l’anno che sta per chiudersi e tratteggia quello che inizierà fra pochi giorni. I tre pilastri indicati da Di Silvestre sono la strategia di comunicazione, la visione della mobilità e del retail del futuro del Gruppo e la crescita del progetto solidale SpecialMente.

Partiamo dalla comunicazione. L’apertura della nuova House of BMW in via Monte Napoleone a Milano è ritenuto un punto cardine, che dà una nuova dimensione all’approccio centrato sulle relazioni e che punta a consolidare il ruolo di brand lifestyle del marchio. La doppia elica, dunque, amplia i propri confini: da marchio di auto e moto a brand per chi ama il bello a tutto tondo, con l’Italia apripista al livello globale. A testimonianza del risultato, le oltre 120 attività realizzate e quasi 100mila mila persone entrate in contatto con il brand in 8 mesi. Ma la trasformazione ha riguardato tutti i marchi del gruppo: BMW, MINI e BMW Motorrad.

Per quanto riguarda la visione della mobilità e del retail del futuro, Di Silvestre ha ribadito che per BMW sarà elettrica, digitale e circolare. Ma, appunto, quello è solo l’approdo finale. “Oggi stiamo vivendo una fase di trasformazione e di transizione nella quale è importante essere pragmatici e non dogmatici. In cui è importante comprendere che tutte le forme di mobilità possano contribuire al processo di decarbonizzazione, purché sostenibili. Ecco perché continuiamo ad investire nell’efficientamento dei motori termici e allo stesso tempo lavoriamo sugli ibridi e gli elettrici senza esserne ossessionati – ha puntualizzato il presidente di Bmw -. A questi si affianca l’idrogeno: una tecnologia sostanziata dalla recente presentazione della BMW iX5 Hydrogen con un’autonomia dichiarata di oltre 500km e tempi di ricarica di 4-6 minuti. Una tecnologia sulla quale Bmw investe da 40 anni e che, ritiene, si affiancherà alle altre per offrire ai clienti un’ulteriore alternativa di mobilità”.

Per il retail, invece, sarà MINI a fare da apripista a partire dal 2024. BMW Group abbraccia il modello di agenzia, sottoscritto dalla Rete italiana e il cui modello, costruito insieme a 34 imprenditori e partner, sarà alla base del retail dal prossimo gennaio per garantire un business completamente sostenibile, di successo e redditizio per il BMW Group e la rete nel lungo periodo.

Si rafforza, infine, il progetto SpecialMente dedicato alle persone con disabilità: dal progetto BMW SciAbile, che compie 20 anni, fino alla boccia paralimpica che sta per tagliare il traguardo di portare un atleta ai Giochi di Parigi. A Roma, con l’associazione Romanes, BMW Roma ha consolidato la partnership con la squadra di rugby in sedia a rotelle, mentre a Milano con Rugby Milano prosegue l’esperienza nelle carceri milanesi. Lo stesso spirito ha animato per il quinto anno “Made in Rebibbia” a Roma insieme all’Accademia dei Sartori. Quest’anno è nato anche BMW in Tour, un progetto in cui atleti con disabilità e non hanno giocato insieme a calcio, ma anche fatto un viaggio per superare barriere e insegnare l’uso corretto delle parole per affrontare il tema della disabilità.

Di Silvestre ha ricordato infine l’iniziativa con Save The Children a sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione dello scorso giugno e il progetto di BMW Motorrad e i Bambini delle fate di Franco Antonello e il cammino con Diversamente Disabili di Emiliano Malagoli dove le persone con disabilità tornano in moto o imparano ad andare in moto. MINI infine ha collaborato con la Scuola di sostenibilità di Mario Cucinella per la promozione dei giovani talenti e con il Tortellante di Modena, dove i ragazzi con autismo iniziano un percorso di autonomia e di lavoro. BMW Group inoltre festeggia 50 anni di impegno con partnership come quella con il Teatro alla Scala di Milano, di cui dal 2016 è Fondatore Sostenitore, o quella con il Teatro dell’Opera.

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