Più grande di un'A6 Avant, l'Avantissimo è rimasta allo stato di prototipo. A lei è stata preferita la Q7
La più “Avant” tra le “Avant” di casa Audi. Nel 2001, il marchio di Ingolstadt mostra al mondo l’Avantissimo, un avveniristico concept che porta a un livello successivo le station wagon (o proprio le “Avant”, per usare la nomenclatura del brand).
Si fa notare
Avantissimo è decisamente imponente, coi suoi 5,06 metri di lunghezza, 1,91 metri di larghezza e 1,43 metri di altezza. Basata sull’A8 di quei tempi, quest’Audi è alimentata da un V8 biturbo da 4,2 litri, ereditato dalla potente RS 6, capace di sprigionare 430 CV e una coppia massima di 600 Nm.
Su quest’Audi lo troviamo accoppiato a un cambio automatico Tiptronic a sei rapporti, alla trazione integrale e alle sospensioni pneumatiche.
La struttura leggera in alluminio, frutto della tecnologia ASF (Audi Space Frame), già adottata su modelli come l’A8 e la A2, conferisce all’Avantissimo una rigidezza eccezionale unita a un peso contenuto.
Il portellone posteriore ha un’apertura elettroidraulica fino a un angolo di 70° mediante un telecomando. Sotto il piano di carico, un cassetto estraibile offre ulteriori 70 litri di spazio, mentre un piano scorrevole permette di ottimizzare il carico in modo pratico.
All’avanguardia
L’interno dell’Avantissimo è caratterizzato da sedili posteriori regolabili individualmente, in grado di assumere una posizione reclinata simile a quella di un sedile di prima classe su un aereo. L’altezza dei braccioli può essere personalizzata per ogni passeggero, garantendo un comfort davvero su misura.
Audi Avantissimo, gli interni
Inoltre, il tetto integra delle celle fotovoltaiche che forniscono energia per la ventilazione ausiliaria del veicolo quando il motore è spento. Sull’Audi troviamo anche un sistema MMI (Multi Media Interface), che consente di gestire tutte le funzioni principali della vettura.
Nonostante il suo fascino e le sue caratteristiche innovative, l’Audi A8 Avantissimo è rimasto solamente un prototipo. Infatti, la crescente popolarità degli SUV all’inizio degli anni 2000 ha spinto Audi a concentrare le proprie risorse su altri modelli, e così il progetto della super-wagon è stato messo da parte in favore del più versatile Q7, che riscuote da subito un enorme successo commerciale.