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Il futuro secondo Bmw si chiama “Neue Klasse”. L'allestimento “Future of Joy” alla Design Week ne è l'emblema

La Settimana milanese del Mobile e del Design che ogni anno richiama nel capoluogo lombardo folle di operatori economici, addetti ai lavori e semplici cultori del bello provenienti da ogni angolo del Pianeta e attenti soprattutto agli eventi Fuorisalone diffusi in ogni angolo della città, offre un’occasione imperdibile per comunicare con un pubblico colto e curioso anche a comparti industriali non strettamente legati al mondo dell’arredamento, come quello dell’automotive.

il futuro secondo bmw si chiama “neue klasse”. l'allestimento “future of joy” alla design week ne è l'emblema

Le case automobilistiche, sempre presenti con novità e/o allestimenti emblematici delle tendenze in atto, hanno rispettato la tradizione anche all’appuntamento del 2024. Particolarmente significativo il caso di Bmw che nella propria “House” di via Montenapoleone – la “spina dorsale” del quadrilatero milanese della moda – inaugurata esattamente in occasione della Settimana 2023 ha offerto una concreta dimostrazione del sua cammino verso la mobilità del futuro.

Protagonista dell’allestimento, non a caso battezzato “Future of Joy”, è stata infatti la “Neue Klasse”, la nuova famiglia pronta a portare l’elica biancoblù nel futuro per la capacità – come dice Adrian Van Hooydonk, responsabile del design del gruppo tedesco – di «rappresentare la prossima generazione di veicoli Bmw con le sue caratteristiche principali: essere elettrica, digitale e circolare».

Si tratta di un futuro in verità tutt’altro che remoto, visto che dei 6 modelli di cui è previsto il lancio nell’arco di 24 mesi, due – appunto la berlina esibita a Milano e il Sav “Neue Klasse X” protagonista di un precedente “reveal” – saranno in vendita già entro la fine del 2025.

il futuro secondo bmw si chiama “neue klasse”. l'allestimento “future of joy” alla design week ne è l'emblema

Frutto di una sapiente sintesi tra l’heritage di Monaco e la sua spiccata propensione a guardare sempre avanti, la genesi del progetto della nuova famiglia 100% elettrica è stata illustrata – dopo il benvenuto del “padrone di casa” Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Italia – da Holger Hampf, capo del “Bmw Group designworks”, il quale ha messo l’accento sull’impegno che il suo team ha profuso nello sviluppo di materiali e colori innovativi, quasi sempre riciclati e riciclabili a loro volta, adatti a vetture destinate a soddisfare le esigenze di una mobilità rispettosa dell’ambiente.

Un rispetto che coinvolge anche il processo produttivo, come conferma l’avvio della produzione dei primi due modelli “Neue Klasse” previsto per il 2025, appena sarà ultimata la fabbrica-modello di Debrecen, in Ungheria, che grazie a un investimento di due miliardi di euro diventerà il primo impianto al mondo ad azzerare completamente la produzione di CO2 per ogni veicolo che esce dalle linee di montaggio.

Alla produzione della famiglia concorrerà anche la storica fabbrica di Monaco, impegnata in un aggiornamento da 650 milioni di euro che ne farà, tra l’altro, il primo sito del gruppo ad assemblare (dal 2027) esclusivamente vetture 100% a batteria. E viste le ambizioni che in Baviera non fanno nulla per nascondere, non si può escludere che al network produttivo possano prima o poi aggiungersi oltre location, per esempio la fabbrica messicana di San Luis Potosì e quella Usa di Spartanburg, nel South Carolina, che già oggi assembla la grande maggioranza dei Suv (o Sav – Sport activity vehicle – secondo la grammatica Bmw) che prendono la via dei mercati di tutto il mondo.

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