Stando a quel che si racconta, l’Alfa Romeo progettò negli Anni 80 un’auto per competere nell’Olimpo dei rally del Gruppo B. Era un prototipo essenziale e senza compromessi chiamato Alfasud Sprint 6C. Sebbene il mezzo non sia mai stato realizzato ufficialmente, una piccola azienda portoghese chiamata Alma ha deciso di rilanciare il progetto, e ci ha stregato con la sua idea. Il che non è un bene. L’originale V6 “Busso” da 3,0 litri è stato abbandonato in favore di un piccolo motore a quattro cilindri boxer da 1,7 litri, che invia tutti i suoi 160 CV alle ruote anteriori tramite un cambio manuale a cinque marce. Sembra ben poca cosa rispetto ai mostri completamente elettrici da 2.000 CV di oggi, ma considerate che la Sprint pesa solo 880 kg.
Interventi a tutto campo
Quindi, invece di concentrarsi sulla mera potenza, Alma ha si è concentrata sul quadro meccanico: un differenziale Torsen a slittamento limitato, ammortizzatori regolabili e un telaio rielaborato e una riprogettazione delle sospensioni. Il motore è fondamentalmente lo stesso trovato nel cofano originale dell’Alfasud da cui sarebbe nata la Sprint 6C. Tuttavia presenta pistoni forgiati, teste elaborate e carburatori Dellorto. Significa che l’interpretazione moderna di questo classico italiano dovrebbe essere uno spasso su un passo di montagna tortuoso. L’approccio retrò generale rimane, anche se arricchito con un tocco di modernità. Il minuscolo spoiler a coda d’anatra, i passaruota squadrati, i fari tondi e i rivetti dei cerchi in lega sono tocchi di pregio.
Cambia anche dentro
cinture sicurezza Alma Sprint Alfa Romeo
Il prezzo non è stato ancora reso noto, ma sappiamo che verranno assegnati solo 20 posti ai clienti per convertire le loro auto originali. È meglio che vi facciate avanti il prima possibile se siete interessati.