Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio restyling 2023: dati tecnici, motore, interni, allestimento, guida

Sul tracciato di Linas-Montlhéry, oltre alla Giulia Quadrifoglio rinnovata, abbiamo guidato pure la sorella a ruote alte Stelvio, sempre nella versione da 520 cavalli. L’occasione per provare la punta di diamante del marchio anche in veste da sport utility, in questi anni molto apprezzata sul mercato.

Guida alta. A bordo della Stelvio Quadrifoglio, varia, come è ovvio, l’altezza da terra, con il posto guida dominante che “costringe” a tenere le ginocchia più piegate che sulla sorella Giulia. Con il bel volante sportivo che risulta un filo inclinato in avanti. Il sedile regolabile ben contenitivo ci prepara al meglio all’ingresso in pista. Lo ammetto, nonostante le ottime referenze delle Stelvio Quadrifoglio precedenti, il pensiero che un’auto alta e dal baricentro meno favorevole di quello di una berlina possa entrarmi nel sangue, non è il primo che passa. Però mi sbaglio. La Stelvio è anche più pesante – dovrebbe trattarsi di oltre 200 chili in più rispetto alla Giulia pepata -, ma sarà capace di mettere in mostra un bilanciamento incredibile e tutti i vantaggi delle quattro ruote motrici. Il sapore, quindi, è diverso sulla Stelvio, e non può essere altrimenti. Ma la sportività non è da meno, anzi, forse qui sorprende ancora di più e fa capire quanto lavoro ci sia stato, dietro le quinte, per arrivare a questa bellissima evoluzione.

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Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio (2023)

Cavallo di razza. Quando si può cominciare a spingere, mi accorgo che le mie perplessità sono già state spazzate via dopo poche curve. L’inserimento in curva, pur meno fulmineo rispetto a quello della Giulia, è comunque rapido, preciso, con un filo di sottosterzo iniziale che aiuta a prendere meglio le misure. Il rollio è assai contenuto per una Suv di tale sportività, quindi si viaggia molto forte e l’uscita di curva è efficacissima, anche per merito delle quattro ruote motrici. La Stelvio Quadrifoglio sembra – ma solo appena – un po’ meno estrema e reattiva della bassa Giulia, ma, se la si sfrutta al meglio, lasciandola scorrere utilizzando poco angolo volante, pare di volare su questo asfalto segnato dal tempo. Al limite, nei curvoni e nei tratti più tortuosi, la super Suv Alfa Romeo offre grande confidenza e rende tutto facile e divertente. Quasi ti istiga a osare di più, soprattutto nei tratti veloci.

Staccata robusta. Certo, un po’ la massa si fa sentire soprattutto nelle frenate impegnative, in discesa o ai tornantini, dove, per aiutare a rallentare la vettura, mi piace sfruttare la scalata – sempre eccellente, questo ZF a otto marce -, utilizzando il paddle di sinistra. Mentre il pedale centrale, qui, sembra corposo il giusto. Il motore V6 2.9 rende alla grande, prende giri come una furia e ha un tiro robustissimo, come se il peso in più gli facesse un baffo. Il sound è molto bello in Race e ti entra dentro. Meglio farne scorta, per il futuro, non si sa mai. Nel misto stretto, poi, la Stelvio si dimostra molto agile ed efficace, tanto che trovare difetti a questa vettura risulta difficile quanto ingeneroso.

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Molto versatile. Lasciata la pista e imboccata la strada che ci riporterà, meno di venti giorni dopo, di nuovo a Le Mans (dove abbiamo assistito alla storica vittoria della Ferrari 499P nella “24 Ore”, mentre ora è la volta della “Classic”), emergono altre doti della Stelvio vitaminizzata. Cioè, non sa essere solo veloce, ma pure scorrevole e per nulla scomoda anche sull’asfalto irregolare che incontriamo, nonostante gli pneumatici ribassati (255/40R21 davanti e 285/35R21 dietro, al posto della gommatura da 19 pollici della Giulia). Inoltre, fruscii aerodinamici e rotolamento non sono mai fastidiosi ad andatura autostradale. Insomma, Stelvio Quadrifoglio sorprendente in pista e con l’anima da routiére, a maggior ragione disaccoppiando il setup più cattivo delle sospensioni. Tutto questo senza privare la ruote alte milanese di un incedere corposo, autoritario, che dà sicurezza, e di una precisione a tutta prova, anche sulle stradine di campagna. Insomma, una belva godibile anche ad andatura da traffico e da passeggio. Poi, se proprio si deve ultimare un sorpasso di quelli svelti, la Stelvio, grazie all’efficacissimo pacchetto motore-cambio, saprà regalarti tutto quello che ti aspetti. Forse anche di più.

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