L’Alleanza al bivio – Renault-Nissan-Mitsubishi, processi “più agili” e stop agli acquisti in comune
Cambio di rotta. Le modifiche organizzative si inseriscono nell’accordo firmato il 6 febbraio scorso per chiudere anni di incomprensioni tra francesi e giapponesi e aprire un nuovo capitolo nella collaborazione tra Renault, Nissan e Mitsubishi, anche grazie a una revisione della governance, dei legami azionari e delle sfere di influenza. L’obiettivo, come più volte spiegato dai vertici aziendali, è creare un nuovo modello operativo meno rigido e in grado di rafforzare la competitività di ogni singolo costruttore e, quindi, “di massimizzare la creazione di valore”. In tale contesto rientra anche la decisione di trasformare, entro la fine dell’anno, l’organizzazione dell’Alleanza “da un modello standard su scala mondiale a una collaborazione incentrata sui progetti, per consentire un processo decisionale più agile e veloce, adatto alle esigenze delle singole regioni”. Come già spiegato più volte nei mesi passati, i tre costruttori punteranno sui punti di forza geografici, sulle risorse tecniche e sulle competenze di mercato di ciascun partner, al fine di adattarsi “alla nuova tendenza dell’industria automotive: i mercati stanno diventando, infatti, sempre più regionali a causa di differenze a livello di normative, ritmi di adozione dei veicoli elettrici ed esigenze di connettività”.