Gabriele Mini
Anche l’ultimo italiano che avevo preso parte ai test per i debuttanti era stato schierato da Nissan: Luca Ghiotto aveva girato l’ultima volta a Valencia, prima dell’avvio della stagione, ma poi le strade del costruttore giapponese e del pilota veneto si sono separate. Tommaso Volpe, numero uno delle operazioni della casa di Yokohama in Formula E, ha parlato di Mini come di «un pilota molto promettente». Il manager aveva giudicato in maniera estremamente positiva le sinergie interne all’Alleanza per dare «queste opportunità ai giovani». Per Volpe si tratta non soltanto di giocare un ruolo nello sviluppo della carriera professionali dei piloti, ma anche di «gettare le basi per potenziali collaborazioni future».
«Sono molto felice di testare la Nissan e-4Oorce 04 per la prima volta a Berlino – aveva dichiarato Mini in occasione dell’ufficializzazione del suo nome fra i rookie – Sarà una grande occasione per scoprire la vettura e per mettermi alla prova su una tipologia diversa di monoposto. Non vedo l’ora di dare il massimo e di imparare di più su questa categoria di corse». Il siciliano ha anche ringraziato Alpine e Nissan «per la fiducia e per questa entusiasmante opportunità».
Per trovare un italiano in gara occorre risalire all’ottava stagione, quando Antonio Giovinazzi, in arrivo dalla F1, era stato ingaggiato dalla Dragon Penske. Il pugliese aveva chiuso il campionato con un 14° posto come miglior piazzamento. Dopo la delusione elettrica, l’anno dopo era arrivata la soddisfazione ibrida con la Ferrari, il successo nella 24h di Le Mans del centenario. Prima di lui, nella quarta stagione, aveva corso Luca Filippi, oggi commentatore per Mediaset, sotto contratto con la Nio: un punto in classifica per lui.