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Volkswagen – Progetto Trinity a rischio: pesano nuovi ritardi per i software

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Volkswagen – Progetto Trinity a rischio: pesano nuovi ritardi per i software

Nuovi problemi per le strategie di elettrificazione del gruppo Volkswagen. Stando a diverse ricostruzioni della stampa tedesca, il costruttore starebbe incontrando talmente tanti problemi nei suoi piani per diventare il leader mondiale dei veicoli elettrici da aver rinviato di diversi anni una delle sue iniziative industriali più importanti: il progetto Trinity per la produzione di una gamma di auto a batteria su una piattaforma inedita, a partire da un’ammiraglia da assemblare in una nuova fabbrica a Wolfsburg.

Ritardi informatici. In particolare, l’amministratore delegato Oliver Blume avrebbe deciso di sospendere l’intero progetto a causa dei ritardi nello sviluppo dell’architettura informatica. Dunque, il gruppo sta incontrando ancora problemi in ambito software, a dimostrazione di come l’avvicendamento al vertice tra Herbert Diess e lo stesso Blume non fosse altro che il culmine di una serie di enormi difficoltà operative nell’implementazione delle strategie verso la mobilità a zero emissioni. Diess avrebbe pagato proprio l’incapacità di risolvere i problemi che hanno portato al rinvio del lancio di diversi modelli a batteria, non riuscendo così a soddisfare specifiche richieste del consiglio di sorveglianza. Ora, Blume si troverebbe di fronte all’impossibilità di portare avanti i piani, al punto che la stampa tedesca parla di un progetto Trinity rinviato di ben quattro anni rispetto alle indicazioni originarie su un avvio per il 2026.

Progetti a rischio. Non solo. Il dirigente avrebbe messo sotto esame diversi capisaldi dell’iniziativa. Tra questi figura la nuova fabbrica di Wolfsburg, un progetto espressamente chiesto dai sindacati per rilanciare lo storico complesso produttivo in Bassa Sassonia e diventato oggetto di un’aspra contesa tra Diess e il presidente del consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo. Il progetto dell’impianto e i relativi investimenti per 2 miliardi di euro potrebbero perfino essere cancellati. Dunque, rischiano di non partire nella primavera dell’anno prossimo i lavori per la costruzione di nuove strutture industriali volute dall’ex amministratore delegato non solo per alleviare gli attriti con Cavallo, ma anche per realizzare un sito all’avanguardia e in grado di assemblare elettriche con processi più efficienti e veloci non dissimili da quelli implementati dalla Tesla nelle sue ultime fabbriche. Di conseguenza, sarebbe a rischio anche il programma di sviluppo della nuova ammiraglia assegnata a Wolfsburg. La berlina doveva utilizzare la nuova piattaforma informatica SSP, che probabilmente non sarà lanciata, come previsto inizialmente, in concomitanza con l’avvio delle attività nella nuova fabbrica di Wolfsburg.

Strategie troppo ambiziose. D’altro canto, Blume si sarebbe reso conto che le strategie varate da Diess su elettriche, software e servizi per la mobilità sarebbero troppo ambiziose e poco realistiche e quindi avrebbe deciso di apportare delle sostanziali modifiche. Si spiega anche così la recente decisione di rinviare da novembre a febbraio le tradizionali riunioni autunnali dei consigli di gestione e sorveglianza chiamate ad approvare i piani quinquennali di investimento. Per ora non ci sono conferme, ma la stampa tedesca dà conto di un messaggio inviato da Blume ai dipendenti per avvisare di aver avviato l’esame di “tutti i progetti e gli investimenti per verificarne la fattibilità economica”.

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