Volkswagen Golf fa festa, il mito a quattro ruote compie 50 anni

Lo storico modello tedesco taglia un traguardo importantissimo festeggiando il mezzo secolo di vita.

volkswagen golf fa festa, il mito a quattro ruote compie 50 anni

Volkswagen Golf compie 50 anni – Foto credits Volkswagen press

Era il 29 marzo del 1974 quando, dalla fabbrica di Wolfsburg, uscivano i primi esemplari di Volkswagen Golf. Mezzo secolo e otto generazioni dopo il modello della casa tedesca, divenuto ormai un’icona a quattro ruote, è ancora sulla cresta dell’onda. Un successo che neanche il più ottimista dei progettisti Volkswagen si sarebbe aspettato con il modello che non solo è diventato il più importante nella storia del brand. Ma uno dei più apprezzati di sempre tanto da produrne, fino ad ora, oltre 37 milioni di esemplari.

Un successo senza tempo quello di Volkswagen Golf, capace di attraversare il tempo e lo spazio proponendosi ancora oggi, con il nuovo restyling, come una delle auto più richieste a livello mondiale.

Volkswagen Golf, una storia di successi lunga 50 anni

Una vettura nata per raccogliere l’eredità di un’altra auto storica come il Maggiolino, capace di essere prodotto in più di 21,5 milioni di esemplare. Una missione che, sulla carta, sembrava quasi impossibile ma che Volkswagen Golf, fin dal suo esordio, ha fatto in modo di rendere un obiettivo alla portata. La prima Golf, lanciata nel 1974, dopo neanche due anni aveva già raggiunto il milione di unità vendute.

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La prima generazione di Volkswagen Golf – Foto credits Volkswagen credits

Visto il successo immediato furono prodotte anche altre versioni rispetto a quella standard. Ecco, quindi, arrivare anche la prima Golf GTI e la Golf D. Nel 1979, poi, Volkswagen lanciò la Golf Cabriolet, che per un certo periodo l’auto cabrio più venduta al mondo. A ribadire ancora una volta la forza e l’appeal del modello verso gli appassionati. Nel 1982, invece, arrivò la Golf GTD. Fino al 1983 furono venduti in tutti i continenti un totale di 6,9 milioni di unità della prima generazione della Golf, comprese tutte le derivate. La maggior parte di esse furono prodotte a Wolfsburg, quartier generale della casa tedesca, capace grazie al suo stabilimento di sfornare oltre 20 milioni di esemplari di questo modello. Mentre le altre sono state prodotte in giro per il mondo da Belgio al Brasile, passando per Messico, Malesia, Cina e Sud Africa.

Un giro del mondo, quello di Volkswagen Golf, che l’ha portata ad essere conosciuta ad ogni latitudine e in ogni forma. Dopo la prima generazione, poi, nel 1983 debuttò la seconda che portava al debutto novità importanti come il catalizzatore, l’ABS e la trazione integrale. Novità che, se possibile, la portarono ad avere ancora più successo. Tanto che, fino al 1991, anno in cui uscì di produzione per fare spazio alla terza serie, ne furono vendute 6,3 milioni. La terza generazione arrivò nell’agosto del 1991 ed la prima Golf disponibile con airbag frontali – dal 1992 -, il cruise control e anche in versione station wagon vendendo 4,8 milioni di esemplari fino al 1997.

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La quinta generazione di Volkswagen Golf – Foto credits Volkswagen press

Poi in rapida successione arrivarono la quarta, la quinta e la sesta generazione, inframmezzate dalla Golf più sportiva di sempre, la R32 che poteva vantare una velocità massima di 250 km/h. Nel settembre 2012, Volkswagen ha introdotto la settima Golf con le più moderne tecnologie, per l’epoca, in fatto di aiuti alla guida come l’Automatic Post-Collision Braking System, l’Adaptive Cruise Control e il Front Assist, incluso il City Emergency Braking System. Nel 2014, infine, ecco la svolta elettrica con Volkswagen che decise di lanciare la e-Golf. E’ del 2019, invece, l’ottava e ultima generazione, la stessa che ha subito un recente restyling. E che, ancora una volta, è pronta a riscrivere la storia.

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