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Un evento, per intendersi sulla portata, che era anche nel radar della Casa Bianca. D’altra parte il presidente Joe Biden ha appoggiato l’Uaw e ha ottenuto il suo supporto e ora ha rimarcato come la vittoria del sindacato segua importanti conquiste in tutto il Paese, ricordando le battaglie che negli ultimi mesi hanno scatenato diverse categorie, dagli attori ai lavoratori portuali fino a scrittori e operatori sanitari. “Insieme, queste vittorie sindacali hanno contribuito a far crescedere i salari: dimostrano – ha detto – ancora una volta che la classe media ha costruito l’America e che i sindacati stanno ancora lavorando per espandere la classe media per tutti i lavoratori”.
Come ricorda Axios, l’esito delle urne interne allo stabilimento Vw dà spinta alla Uaw per cercare di organizzare il resto delle 13 case automobilistiche non ancora sindacalizzate del Paese, tra cui Tesla, Toyota, Hyundai e Mercedes-Benz.”È stata una vittoria clamorosa e credo che rappresenti un segnale molto forte su quelle che sono le possibilità per l’Uaw”, ha dichiarato alla testata americana Sharon Block, professore della Harvard Law School e direttore esecutivo del Center for Labor.
Per altro, anche geograficamente è un avamposto importante perché significa rompere la barriera del Sud dove già l’opposizione – tipicamente dei Repubblicani – alla presenza del sindacato aveva sbarrato la strada alla Uaw, che in quello stesso stabilimento aveva già provato ad entrare nel 2014 e nel 2019. La sfida si sposta ora alla metà di maggio, quando ci sarà il test in una fabbrica Mercedes nell’Alabama: si vedrà se l’effetto-domino Uaw è davvero partito.