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Volkswagen Golf, cinquant'anni per l'auto da record

Era il 29 marzo del 1974 quando dalle catene di assemblaggio di Wolfsburg mette fuori il musetto un’automobile pronta riscrivere la storia: la Volkswagen Golf. In pochi, forse, si sarebbero aspettati un successo così fragoroso, che nell’arco di mezzo secolo, ha condotto la compatta tedesca a riscrivere la storia delle quattro ruote. Grazie alle sue otto generazioni, compresa l’ultima attualmente in commercio, sono stati prodotti 37 milioni di esemplari nel mondo. Mai nessuna automobile europea è riuscita a raggiungere una vetta simile. La Golf è un’auto longeva, un mito e un simbolo di affidabilità tedesca. Secondo le statistiche, ogni giorno almeno 2000 persone hanno scelto la Volkswagen Golf come compagna di strada. Un grande riconoscimento.

La nascita della Volkswagen Golf

Durante gli anni Settanta del secolo scorso, la Volkswagen era a un bivio. I risultati commerciali degli ultimi lanci erano risultati un autentico flop, mentre la NSU compartecipata dell’azienda, rischiava di mandare a rotoli tutta la struttura del colosso. Intanto, il Maggiolino che era stato il grande traino fin dal dopoguerra, mostrava i segni di un rapido declino. Serviva nuova linfa vitale e un mezzo in grado di rivoluzionare un andamento pericoloso. In questo clima di scommessa, quasi da all-in, nasceva la Volkswagen Golf. Per il design della compatta venne assoldato Giorgetto Giugiaro, la matita del secolo, che tracciò delle linee moderne e pronte a fare scuola. Per il comparto tecnico, invece, veniva presa in ostaggio una Fiat 128, punto di riferimento dell’epoca, smembrata in ogni sua parte e studiata fino in profondità. In questa maniera la Golf seguiva l’impostazione della torinese, con motore anteriore trasversale raffreddato ad acqua e trazione anteriore. Tutto il contrario dell’ormai anacronistico Maggiolino. Il successo non tardò ad arrivare: appena due anni dal lancio venne festeggiato il primo milione di esemplari venduti.

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Volkswagen Golf

Nel 1974, Volkswagen scrisse quanto segue a proposito del nuovo modello dotato di ampio portellone posteriore: “La Golf offre il massimo dello spazio e della sicurezza. È orientata senza compromessi alla praticità. La linea di cintura bassa offre al guidatore una chiara visione d’insieme, mentre il cofano inclinato assicura che la strada davanti alla vettura sia visibile. Il lunotto posteriore si estende verso il basso, rendendo la retromarcia molto più semplice”. Tutto questo vale ancora oggi per ogni Golf mai costruita.

Le prime generazioni

La prima generazione è stato un vero boom. Nel corso degli anni, fino al 1983, sono uscite oltre alla berlina le varianti Cabrio e la sportiva GTI, che lanciò la moda delle compatte terribili. Alla fine del viaggio furono 6,9 milioni gli esemplari venduti a livello globale. Adesso, però, veniva la prova più dura: dare continuità a un prodotto stellare. Come dichiara l’attuale Capo Designer Volkswagen, Andreas Mindt, il lancio della seconda generazione di Golf è stato un vero spartiacque: “L’allora capo progettista di Volkswagen, Herbert Schäfer, fece la cosa giusta. Modernizzò la seconda Golf, ma mantenne il DNA della prima generazione. Questo ponte è estremamente importante per la storia del Golf. La Golf è sempre rimasta un ulteriore sviluppo del modello originale. Questa è la particolarità della Golf, e il merito è di Herbert Schäfer”. Tecnologie come il catalizzatore, l’ABS e la trazione integrale hanno fatto il loro debutto nella Golf II. Tra il 1983 e il 1991 ne sono state costruite 6,3 milioni di unità.

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La prima Volkswagen Golf

La Golf III nata nel 1991 ha alzato l’asticella della sicurezza, introducendo gli airbag frontali dal 1992 e apportando grandi progressi nel campo della progettazione della carrozzeria con significativi miglioramenti nella protezione in caso d’impatto. È stata anche la prima Golf a sei cilindri (VR6). Questa generazione, esaurita nel 1997, ha totalizzato 4,8 milion di esemplari. Quella venuta subito dopo è una delle più apprezzate a livello estetico, un piccolo gioiello. Oltra all’impatto visivo si deve a lei il debutto dell’ESP, altro dispositivo essenziale in fatto di sicurezza. Inoltre, nel 2002 debutta la prima R32 con una velocità massima di 250 km/h, mentre l’anno seguente esordisce il cambio a doppia frizione DSG. Alla fine della corsa il contatore segna 4,9 milioni di vetture prodotte.

La Golf IV pagava un’estetica non troppo armonica, ma a livello qualitativo erano stati fatti dei notevoli passi in avanti. Un valore che sottolineava la stabilità della scocca saldata al laser era l’aumento del 35% della rigidità torsionale. Per la prima volta erano presenti anche fino a otto airbag. Inoltre, la Golf V, che fino al 2008 venne costruita in 3,4 milioni di esemplari, impressionava con una nuova sospensione posteriore a quattro bracci, fari bi-xeno e il primo cambio DSG a 7 rapporti.

Le Volkswagen Golf nel corso del tempo

Alla fine di luglio 2012, in appena quattro anni erano state prodotte altre 3,6 milioni di Golf sulla base della sesta generazione lanciata nel 2008. Anche questa versione aveva apportato notevole accrescimenti sul piano della sicurezza: ad esempio, la carrozzeria nuovamente saldata al laser era così stabile da ottenere il massimo di cinque stelle nei crash test Euro NCAP. Altre tecnologie come il Light Assist (controllo avanzato degli abbaglianti), il Park Assist, l’Hill Start Assist e il controllo adattivo del telaio (DCC) le permisero di essere eletta come la World Car of the Year 2009.

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La Golf VII si presentava ai nastri di partenza con una cura dimagrante, che permetteva meno consumi. Il suo peso era stato ridotto fino a 100 kg rispetto alla generazione precedente, quindi anche il consumo di carburante si era ridotto fino al 23%. Nuove tecnologie come l’Automatic Post-Collision Braking System, l’Adaptive Cruise Control e il Front Assist, incluso il City Emergency Braking System, completavano la gamma di sistemi di assistenza. Nel 2014 esordiva anche l’elettrica e-Golf. Fino al 2019 sono state prodotte in totale 6,3 milioni di questa generazione.

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Volkswagen ha presentato la Golf VIII, l’attuale versione, nell’ottobre 2019. Con i suoi nuovi propulsori mild e plug-in hybrid, ha elettrizzato la classe delle compatte. Ed è stata una delle prime auto compatte a consentire la guida assistita grazie al Travel Assist. Anche la versione entry-level ha dotazioni come il Lane Assist, il Front Assist, i fari a LED, i gruppi ottici posteriori a LED e il climatizzatore automatico a bordo di serie. In combinazione con il controllo adattivo del telaio DCC e il Vehicle Dynamics Manager, la Golf VIII raggiunge anche un equilibrio senza precedenti. Al momento ne sono state vendute più di 1 milione di unità.

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