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Tesla Model 3

Tesla Model 3 – Col restyling ha ancora più autonomia e (quasi) gli stessi prezzi – VIDEO

tesla model 3 – col restyling ha ancora più autonomia e (quasi) gli stessi prezzi – video

Tesla Model 3 – Col restyling ha ancora più autonomia e (quasi) gli stessi prezzi – VIDEO

Per il momento, la Tesla ha aperto gli ordini per due sole versioni (le pre-restyling sono acquistabili solo in stock fino a esaurimento scorte): Model 3 RWD e Model 3 Long Range AWD. La prima impiega un solo motore posteriore e promette un’autonomia di ben 513 km, uno 0-100 km/h in 6,1 secondi e 201 km/h di velocità massima. La Long Range, invece, è un’evoluzione della Dual Motor: con i due propulsori e la trazione integrale, questa versione arriva a 629 km di autonomia nel ciclo Wltp, eguaglia la velocità massima della sorella con motore singolo (201 km/h) ma la stacca abbondantemente in accelerazione, completando lo 0-100 km/h in 4,4 secondi. In futuro, inoltre, potrebbe esserci spazio per una versione Performance, che innalzerà ulteriormente le prestazioni.

Per quanto riguarda il listino, la Tesla ha voluto mantenere la sua strategia aggressiva, senza cambiare troppo il costo d’acquisto. La Model 3 restyling ha un prezzo di partenza di 42.490 euro, mentre per avere la Long Range restyling servono 7.500 euro in più, per un totale di 49.900 euro. A questi valori bisogna aggiungere la messa su strada, 980 euro e 8,47 euro di contributo Pfu (per lo smaltimento dei pneumatici). I prezzi chiavi in mano arrivano così a 43.478 euro e 50.978 euro: pertanto, solo la Model 3 RWD può accedere agli incentivi statali di 3.000 euro, che fanno scendere il prezzo d’acquisto a 40.478 euro. L’aumento di prezzo è quindi relativo: per entrambe le Model 3 aggiornate, il rincaro è nell’ordine dei 1.000 euro (le pre-restyling costavano rispettivamente 42.470 e 49.970 euro chiavi in mano).

A guardarla sembra sempre lei, ma le modifiche sono sostanziali. Per prima cosa, tutto l’abitacolo è ora circondato da una striscia Led per l’illuminazione ambientale, che verrà utilizzata anche per fornire informazioni al guidatore, avvisandolo per esempio di possibili pericoli sulla strada. L’altra grande novità è il volante, totalmente ristilizzato: sulle razze arrivano nuovi comandi per gli indicatori di direzione. La Tesla continua così a non prevedere nessun devioluci e pure il comando della trasmissione è stato eliminato: ora per selezionare la marcia avanti o indietro basta sfiorare lo schermo centrale. Quest’ultimo ha mantenuto le sue dimensioni esterne, ma l’area utilizzabile del touch screen è aumentata leggermente, passando da 15 a 15,4 pollici.

Le modifiche di sostanza degli interni si completano con un dettaglio tanto sognato dai clienti di Model 3: l’infotainment posteriore. Basato su uno schermo da 8″ integrato nella parte posteriore della console centrale, consente di utilizzare svariate funzioni dell’auto e finalmente permette ai passeggeri posteriori di controllare la climatizzazione (in precedenza a ogni avvio le bocchette della seconda fila si attivavano anche se erano state disabilitate all’ultimo spegnimento, una vera seccatura per chi trasporta bambini, per esempio). Dal pannello si può anche regolare il riscaldamento dei sedili posteriori (un’altra novità, solo per i due laterali) e accedere ai vari servizi di streaming come Netflix, Disney+, Twitch o Youtube. Sotto al touch screen sono state integrate anche due prese Usb-C, prima assenti, con potenza di 65 watt, quindi utilizzabili anche per alimentare computer portatili.

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