Nel fine settimana con alcune mail Tesla ha mandato via quasi l’intero team Supercharger
Tesla è in profonda riorganizzazione. Il 2024 è iniziato con utili deludenti e la casa, che sta ampliamento alcune fabbriche esistenti e ne sta costruendo altre, ha deciso di tagliare il personale. Una scelta che interesserà anche la Gigafactory di Berlino, dove 300 lavoratori a tempo determinato non saranno rinnovati, e che negli Stati Uniti in questi giorni ha portato al licenziamento di centinaia di persone che hanno lavorato ai Supercharger.
Licenziamenti improvvisi
I dipendenti dei team di progettazione e ingegneria Tesla, i product manager e le risorse umane, tra gli altri, hanno condiviso sui social media di aver ricevuto notifiche di licenziamento via e-mail durante il fine settimana (persino di domenica) senza alcun preavviso.
Gli ex dipendenti, come raccontano i nostri colleghi di InsideEVs US, hanno anche condiviso gli screenshot delle e-mail ricevute da Tesla. Sono stati licenziati con effetto immediato, perdendo l’accesso ai sistemi Tesla e alle strutture fisiche lo stesso giorno in cui hanno ricevuto le e-mail, molti di loro senza sapere quali saranno i trattamenti di fine rapporto.
Robotaxi e Intelligenza Artificiale
Questi ulteriori licenziamenti seguono la crescente attenzione dell’azienda ai robotaxi e all’intelligenza artificiale. I lavoratori intervistati da InsideEVs US hanno espresso preoccupazione per il fatto che ci potrebbe essere un impatto sulla qualità e sull’affidabilità della rete di ricarica, una rete su cui fanno affidamento milioni di utenti Tesla e che presto sarà accessibile anche ai proprietari di veicoli elettrici di altri marchi.
Intanto, come dicevamo, Tesla ha rilasciato un nuovo video di un prototipo di Optimus, il robot umanoide che sta già svolgendo attività di fabbrica all’interno del suo laboratorio.
Entro l’anno secondo Musk questo robot dovrebbe essere utilizzato per svolgere compiti reali all’interno delle vere fabbriche Tesla e entro la fine del 2025 Tesla potrebbe iniziare a venderlo a clienti esterni all’azienda.