Tesla

Il Dipartimento di Giustizia indaga sull’Autopilot della Tesla | Quattroruote.it

I pubblici ministeri del Dipartimento della Giustizia statunitense stanno indagando la Tesla per frode verso consumatori e investitori circa le reali capacità di guida autonoma delle sue auto elettriche (tramite le funzioni Autopilot e Full Self-Driving). L’inchiesta è gestita anche dalla Sec, la Securities and Exchange Commission, per possibili danni agli azionisti.

Centinaia di casi. Negli anni scorsi l’Nhtsa, l’ente federale per la sicurezza stradale, ha esaminato centinaia di casi di incidenti – alcuni fatali – che hanno coinvolto veicoli della Tesla con l’Autopilot in funzione, e che hanno portato lo scorso dicembre a un richiamo di circa due milioni di auto. Le indagini del Dipartimento di Giustizia partono dai rapporti dell’Nhtsa, ma anche dalle dichiarazioni della Casa americana e del suo Ceo, Elon Musk, che potrebbero aver tratto in inganno i consumatori parlando di vetture in grado di guidare da sole. Stando a quanto riferisce la Reuters, gli investigatori stanno ancora esaminando la voluminosa documentazione fornita dalla Tesla: per arrivare a un’incriminazione, si dovrà dimostrare che la Casa americana non si è limitata a promuovere in maniera entusiastica un suo prodotto, ma che ha consapevolmente dichiarato il falso causando un danno a consumatori e a investitori. Il materiale, in teoria, c’è: Musk ha dichiarato più volte che le “Tesla guidano da sole senza necessità di input da parte del conducente”, che l’Autopilot guida “probabilmente meglio di un essere umano” e che con una Tesla “è possibile andare al lavoro, a casa di amici o al supermercato senza mai toccare il volante”.

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