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Tesla Cybertruck, prima volta dal vivo in Italia

Abbiamo visto e toccato da vicino il pick-up elettrico che sarà esposto in 6 città italiane

tesla cybertruck, prima volta dal vivo in italia

Il Tesla Cybertruck sta facendo un tour europeo chiamato Cyber Odyssey, mostrandosi dal vivo anche in Italia in 6 città: Modena, Padova, Verona, Firenze, Roma e Milano.
Per il debutto è stata scelta la terra dei motori in occasione del Motor Valley Fest, a cui abbiamo partecipato con i Motor1 Talk dedicati alle case automobilistiche che qui sono di casa.

Ma non solo. Abbiamo anche animato Piazza Roma – di fronte all’Accademia Militare dell’Esercito Italiano – con raduni di auto molto amate come le Fiat Panda e le auto protagoniste del cinema e della televisione.

Come la DeLorean DMC-12 di “Ritorno al Futuro”, che come il Tesla Cybertruck ha la carrozzeria in acciaio inossidabile adatta ad affrontare i viaggi nel tempo. Del resto anche il Cybertruck sembra essere arrivato dal futuro con le sue forme da film di fantascienza e un aspetto che prende ispirazione dal mondo cyberpunk, rappresentato da un altro film ambientato nel futuro, Blade Runner.

Tesla Cybertruck, tutto di acciaio inossidabile

Il Tesla Cybertruck non è solo disegnato come un’auto che viene dal futuro, è anche costruito con tecnologie e materiali non utilizzati nell’industria automobilistica tradizionale.

La struttura della scocca e i pannelli della carrozzeria, infatti, sono realizzata con una lega di acciaio inossidabile usata per i razzi con cui la Space X (azienda “sorella” di Tesla) manderà in orbita veicoli spaziali in grado di atterrare ed essere riutilizzati, con l’obiettivo di tornare sulla Luna e di arrivare su Marte.

Questa lega metallica molto resistente fornisce al Tesla Cybertruck un esoscheletro che lo rende più robusto di un tradizionale pick-up con telaio a longheroni a cui viene fissata una carrozzeria.

Durante la presentazione ufficiale in America sono state fatte vedere immagini in cui le superfici esterne resistono ai proiettili, così come i vetri laterali, che non vanno in frantumi se colpiti da oggetti come una palla da baseball lanciata a oltre 100 km/h o da una grandinata di classe 4.

Questa struttura si unisce a un pavimento che, al centro, è formato da un pacco batteria strutturale con celle cilindriche di misura “4680”, mentre avantreno e retrotreno sono prodotti con delle pressofusioni uniche, usando le cosiddette Giga press al posto dei tradizionali processi di fusione e saldatura di pezzi diversi.

Tesla Cybertruck: addio 12 volt, tutto è a 48 volt

Tutte le auto a cui siamo abituati hanno nel vano motore una batteria servizi a 12 volt, usata per l’avviamento e per alimentare, nell’abitacolo, le prese a 12 volt per caricare ad esempio un telefono, dove in passato c’erano i tradizionali “accendisigari”.

Sul Tesla Cybertruck tutta la rete di bordo di bassa tensione invece è a 48 volt per ridurre la corrente che passa nei cablaggi, che possono così essere meno ingombranti, richiedendo l’utilizzo di meno materiali come il rame e riducendo surriscaldamento e consumi energetici durante l’utilizzo del veicolo.

Questa architettura permette anche di adottare componenti più grandi e complessi, come l’enorme tergicristallo anteriore del Cybertruck, azionato da un motore elettrico paragonabile a quello che muove una Tesla Model Y.

Tesla Cybertruck, il volante è “scollegato” dalle ruote

Anche lo sterzo elettrico del Tesla Cybertruck è a 48 volt, per poter realizzare un comando che non ha collegamenti meccanici tra volante e ruote, ma è “by wire” come sugli aerei di linea.

Nissan ci aveva provato in passato su alcuni modelli del marchio Infinity, prevedendo comunque un piantone meccanico di emergenza, e recentemente anche Toyota sta mettendo a punto un sistema simile su alcune elettriche del marchio Lexus.

Inoltre, sul Cybertruck, anche le ruote posteriori sono sterzanti per aumentare la maneggevolezza del veicolo negli spazi stretti, ottimizzando la sensazione di agilità che il pilota ha arrivando a fine corsa della sterzata facendo meno di “mezzo giro” del volante. Senza quindi dover mai togliere le mani dalla tipica posizione “alle 9 e 15”.

Tesla Cybertruck, ha 2 o 3 motori e 4 ruote motrici

Per ora il Tesla Cybertruck è disponibile in due versioni: il Cyberbeast con 3 motori e il Cybertruck Dual Motor, entrambi con trazione integrale e differenziale anteriore autobloccante per ottimizzare la motricità nei percorsi fuori strada.

Il Cyberbeast Tri-Motor impiega 2.6 secondi nello 0-100 km/h con una velocità massima di 209 km/h, pesa 3.104 kg e ha un’autonomia di 515 km (oppure 708 km aggiungendo una batteria supplementare che riduce lo spazio di carico).

Il Cybertruck Dual Motor impiega 4.1 secondi nello 0-100 km/h con una velocità massima di 180 km/h, pesa 2.995 kg e ha un’autonomia di 547 km (oppure 756 km aggiungendo una batteria supplementare che riduce lo spazio di carico).

Le dimensioni esterne del Tesla Cybertruck sono: lunghezza 5.68 metri, altezza 1.79 metri, larghezza 2.20 metri, altezza da terra 40.5 cm con le sospensioni pneumatiche nella posizione più elevata.

Tesla Cybertruck, fino a quando è in Italia

Presentato nel novembre 2019, il Cybertruck è entrato in produzione nel 2023, le prime consegne ai clienti negli Stati Uniti sono partite a dicembre 2023 e per il momento non è in vendita in Europa, sia perché Tesla si è concentrata sul mercato americano sia perché il veicolo non è ancora omologato secondo le regole europee.

Dopo le tappe di Modena (3-5 maggio), Padova (6 maggio) e Verona (7 e 8 maggio), il Cybertruck sarà a Firenze (10-13 maggio), Roma (14-19 maggio) e Milano (21-25 maggio).

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