TORINO (ITALPRESS) – Con sullo sfondo la linea di produzione di nuovi cambi per auto elettriche inaugurata a Mirafiori, Carlos Tavares è tornato ad agitare lo spettro cinese che incombe sul mercato europeo dell’auto. “Loro producono auto elettriche ad un prezzo inferiore del 30%” e quindi “introdurre i produttori cinesi in Italia e in Europa avrà degli impatti sociali forti”. Quali? “Combatteremo, ma potrebbero esserci degli effetti collaterali”, aggiunge, ricordando che “l’Europa e gli Stati possono chiudere i mercati ai cinesi, ma quali sarebbero le conseguenze sull’export europeo verso la Cina?”. Tavares resta comunque ottimista: “Vinceremo, ma avremo qualche cicatrice in più”.
“Abbiamo un piano per ogni stabilimento” ma visto che, rivela, “molte persone con cui parlo, a loro volta parlano con i costruttori cinesi, non svelo i miei piani industriali, perchè gli regalerei un vantaggio competitivo”.
Più in generale, il manager ha rivelato come “non so quali saranno gli impatti della transizione alla mobilità elettrica tra 5 anni”, ma nell’immediato ha annunciato un investimento da 100 milioni di euro per sviluppare nei prossimi 18-24 mesi un nuovo pacchetto di batterie per la 500 Bev, che la renderà più competitiva e potente, e quindi più accessibile al grande pubblico. Dove saranno investite queste risorse non è stato chiarito, ma “non ce ne stiamo andando, siamo qui per restare”. Secondo Tavares “sono fake news quelle secondo cui Stellantis vuole lasciare l’Italia. Noi qui ci sentiamo a casa, siamo i leader di questo mercato, abbiamo una quota del 34%. Noi abbiamo la capacità di realizzare quanto abbiamo annunciato. Le persone lavorano duro nelle fabbriche” aggiunge, sottolineando come il Governo dovrebbe garantire i loro posti di lavoro, prioritariamente.
Su Mirafiori, Tavares ha spiegato che a settembre 2023 è stato inaugurato il Battery Lab, poi a novembre il primo circular hub che si affiancherà al piano da 100 milioni per la trasformazione delle palazzine uffici e del centro di design. “Noi non parliamo tanto, facciamo passo dopo passo. E abbiamo tante altre idee per quello che chiameremo Mirafiori Automotive Park 2030, tutto questo consentirà di dare una visione al ruolo di Stellantis a Torino” sottolineando che “qui mi sento a casa”.
La giornata si era aperta con un faccia a faccia con i sindacati, a 48 ore dalla manifestazione che si terrà a Torino a difesa dell’automotive.
“All’a.d. Tavares abbiamo ribadito le nostre richieste per rafforzare volumi e occupazione in tutti gli stabilimenti italiani, partendo dalle emergenze di Mirafiori e Cassino”, ha commentato il segretario generale Fim Cisl, Ferdinando Uliano.
“Tavares ci ha confermato l’impegno di Stellantis di portare le produzioni italiane a un milione di veicoli” ma “solo alla fine del 2024 sarà in grado di decidere se accelerare o rallentare le elettrificazioni di tutti i veicoli dal 2028 al 2035, in una logica di flessibilità”. “C’è la necessità di evitare uno scontro fra Governo e azienda e l’esigenza di rinsaldare un rapporto di fiducia fra l’Italia e Stellantis”, ha aggiunto Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
– foto: ufficio stampa Stellantis
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