"Solo con aiuti e tagli dei costi l'elettrica sarà per tutti"
Il 2022 è stato un altro anno molto complicato per il settore auto, tra i problemi legati ai chip, la guerra in Ucraina e la difficoltà di reperire i componenti, diminuendo la produzione e portando così grandi ritardi nelle consegne delle vetture. Così le case ed i gruppi si fanno sentire con la politica, come fatto da Stellantis con il Governo italiano.
Le richieste di Carlos Tavares
Con la richiesta di un supporto diretto, per favorire la transizione energetica: “Servono incentivi e meno spese di produzione. Se non lo facciamo il grande pubblico non comprerà più veicoli e ci sarà bisogno di meno fabbriche. L’ideale sarebbe se potessero aiutare il settore, con sussidi diretti nelle tasche dei consumatori. Solo con aiuti e tagli dei costi l’auto elettrica sarà per tutti”.
Gli incentivi
A proposito di sussidi per i consumatori, qualche giorno fa sono partiti gli incentivi 2023 per l’acquisto di veicoli nuovi con emissioni fino a 135 g/km di CO2, quindi dedicati anche alle vetture benzina e diesel Euro 6 meno inquinanti. Al momento, sono ancora molti i fondi disponibili: sono rimasti oltre 100 milioni di euro per ciascuna fascia prevista per le auto, mentre sono già andati esauriti i fondi (ma erano solamente 5 milioni in partenza) per i motocicli e ciclomotori non elettrici.