Stellantis – In vendita (online) la fabbrica Maserati di Grugliasco
Libero dal 2024. “Lo stabilimento si legge nell’inserzione messa online dall’agenzia Ipi si presenta in buone condizioni manutentive a seguito di recenti e rilevanti interventi di ristrutturazione, e attualmente ospita parte della linea di produzione della Carrozzeria Maserati, la cui dismissione verrà conclusa entro la fine del 2023. Il complesso si compone di più corpi di fabbrica comprendenti capannoni produttivi, logistici, un immobile a destinazione uffici, oltre a locali tecnici e manufatti accessori. Completano l’asset due lotti di terreno edificabili. Il primo è ubicato a ridosso dei piazzali a parcheggio lungo via Bertone; il secondo è posto di fronte allo stabilimento sul lato opposto di Corso Allamano ed è attualmente utilizzato in parte a parcheggio coperto da rete antigrandine ed in parte è occupato da un bosco”. Questa, tuttavia, non è la prima volta che il sito di Grugliasco viene messo in vendita: nel 2022, per esempio, sembrava che lo stabilimento potesse essere ceduto prima al marchio DR e poi al produttore di taxi elettrici Etioca. In entrambi i casi le trattative non sono andate a buon fine.
La storia. Costruito nel 1959 dalla Carrozzeria Bertone, che in quegli anni aveva ottenuto una commessa per la produzione della NSU Prinz Sport, lo stabilimento di Grugliasco ha sfornato innumerevoli modelli nei suoi sei decenni di storia, dalla Fiat Punto Cabrio alla Volvo 780, passando per l’Opel Astra Cabrio e pure per uno scooter, il particolarissimo BMW C1 di inizio anni 2000. Il 6 agosto del 2009 il gruppo Fiat acquistò l’ex stabilimento Bertone, ristrutturandolo e battezzandolo Agap, acronimo di Avvocato Gianni Agnelli Plant. L’obiettivo, fortemente voluto da Sergio Marchionne, era quello di creare un nuovo Polo del Lusso italiano e così, nel 2012 il gruppo ha imposto la fine della cassa integrazione per i 1.100 dipendenti della fabbrica avviando a ottobre la produzione della Maserati Quattroporte. L’anno successivo all’ammiraglia si è affiancata la Ghibli, per la cui produzione sono stati assunti altri 400 operai. Lo scorso anno, tuttavia, l’assemblaggio delle due berline è stato trasferito allo stabilimento di Mirafiori ma, fino alla fine di quest’anno, nelle strutture di Grugliasco sarà ancora attivo il reparto di lastratura.