L’Italia si risveglia con un’alba a tinte Maserati. Il marchio del Tridente ha infatti centrato il suo secondo successo in Formula E grazie alla vittoria odierna di Max Gunther nell’ePrix del Giappone, in una corsa estremamente tattica in cui è servito mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. A Tokyo era centrale non solo l’apporto del pilota, ma anche quello della squadra, soprattutto dal punto di vista strategico e, da questo punto di vista, Maserati non ha deluso, gestendo in maniera magistrale la tattica di gara.
Dopo aver perso la seconda posizione al via partendo dal lato sporco della griglia, Gunther è riuscito a riportarsi alle spalle di Oliver Rowland in seguito alla prima attivazione degli Attack Mode, superando nuovamente Edoardo Mortara. Una manovra importante nell’economia della gara, specie in una prima parte di corsa estremamente tattica, ma la fase decisiva è stata quella dopo la Safety Car entrata per i detriti lasciati da un contatto a centro gruppo tra Mitch Evans e Robin Frijns.
Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore, Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04
Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images
Per il marchio del Tridente si tratta del secondo successo in categoria dopo il cambio d’identità del team nella passata stagione, bissando così il successo ottenuto nel 2023 a Jakarta sempre con Gunther. Una grande soddisfazione per la scuderia, che ha iniziato la stagione dando segnali incoraggianti sia in gara che in qualifica ancor prima della vittoria odierna. Il tedesco ha infatti sempre chiuso a punti nei primi cinque appuntamenti del campionato, completando anche una grande rimonta in Brasile, nonostante partisse dal fondo a causa di una penalità per la sostituzione di cambio e inverter sulla monoposto.
Forse è presto per parlare di un possibile ingresso nella lotta mondiale, ma in Formula E, ancor più che le vittorie, è fondamentale la costanza. Senza la sanzione a San Paolo il gap dalla vetta sarebbe ridotto rispetto ai quindici punti attuali e, con una Porsche che sta faticando a concretizzare il potenziale e le chance, riuscire a inserirsi nella zona punti con continuità sarà fondamentale per mantenersi nelle zone più nobili della classifica.
Maximilian Gunther, Maserati Racing, festeggia con il team la vittoria
“Nelle ultime settimane, come a San Paolo dove abbiamo fatto una buona rimonta, credo si sia visto che abbiamo spinto molto e che eravamo veloci. È fantastico, sono orgoglioso di questa vittoria”.
Alle spalle del tedesco è stata lotta aperta, soprattutto tra le vetture Porsche, sia ufficiali che clienti. Jake Dennis è riuscito a portare a casa un buon podio, mentre Pascal Wehrlein ha forse sprecato una buona opportunità di conquistare punti importanti per la classifica. Nonostante fosse in una posizione di relativo vantaggio nella gestione degli attack mode, un duello proprio con Dennis gli ha fatto perdere diverse posizioni, danneggiando anche l’ala anteriore.
La chance mancata da parte di Porsche ha semplificato la vita della Maserati, che ha così potuto gestire più serenamente la strategia e la fase finale della corsa, fino a tagliare davanti a tutti il traguardo: “Oggi contava molto la gestione dell’energia, anche se dietro i rivali, soprattutto la Porsche, spiegavano dal punto di vista strategico e avevano un buon passo. Ma, proprio sulla tattica di gara, credo che abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. Negli ultimi giri eravamo tutti molto vicini, ma l’abbiamo vinta di strategia facendo la nostra manovra nel momento migliore”, ha poi aggiunto il portacolori del Tridente.
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