Renault – Nasce una società ad hoc per leconomia circolare: ecco piani e obiettivi
Parola d’ordine: riciclare di più. La nuova entità, creata in seguito ai positivi risultati del progetto Re-Factory di Flins, opererà lungo l’intera catena del valore dell’economia circolare automobilistica e servirà non solo il gruppo transalpino, ma anche altri attori del mondo delle quattro ruote, con soluzioni tecnologiche e industriali volte ad aumentare la penetrazione dei materiali riciclati nella produzione di auto nuove. Attualmente, solo il 20-30% dei veicoli di nuova produzione è composto da componenti frutto di attività di riciclaggio: eppure, ogni anno in Europa più di 11 milioni di veicoli, costituiti per circa l’85% da componenti riciclabili, raggiungano la fine del loro ciclo di vita.
L’auto come materia prima. La nuova entità mira a spingere l’industria automobilistica verso la neutralità delle risorse, attingendo da ogni veicolo la maggior quantità possibile di materiale necessario per la produzione di un nuovo modello, ha spiegato l’amministratore delegato Jean-Philippe Bahuaud. In sostanza, nelle strategie di “The Future is Neutral” l’auto viene vista come una materia prima, non più come un prodotto finito. Del resto, il solo gruppo Renault ha già riciclato 14 milioni di tonnellate di acciaio da scarti di produzione (pari all’intero consumo annuale dell’industria automobilistica europea) e 12 mila tonnellate di plastica e rame da auto a fine vita (l’equivalente delle necessità annuali per la produzione della Renault Megane). L’obiettivo è aumentare le tonnellate di materiali riciclati anche di sei volte entro il 2030.
Obiettivi e investimenti. Grazie alla progressiva espansione delle attività e all’ingresso in nuovi ambiti operativi, The Future Is Neutral punta ad assumere un ruolo di leadership a livello europeo e a incrementare progressivamente il suo fatturato, passando dai 750 milioni registrati l’anno scorso da tutte le attività nel riciclaggio degli scarti o nella valorizzazione dei veicoli a fine vita agli 1,5 miliardi del 2025 e quindi a oltre 2,3 miliardi entro la fine del decennio. Al contempo, il margine operativo è visto quadruplicare fino a superare il 10%. Per raggiungere tali traguardi, si cercheranno anche capitali esterni: il gruppo Renault aprirà il capitale della nuova società a investitori finanziari o industriali per ottenere i capitali necessari per sostenere un piano di investimenti fino al 2030 da circa 500 milioni di euro (300 milioni sulle attività attuali e 200 milioni su nuovi business, tra cui il riciclo di batterie e i servizi di consulenza e formazione).
Nuova era. “Oggi ha affermato l’amministratore delegato Luca de Meo – stiamo compiendo un altro passo nel nostro storico impegno per l’economia circolare. Le nostre filiali Gaia, Indra e Boone Comenor, così come Refactory a Flins, hanno già dimostrato la nostra capacità di generare attività che creano valore economico, sociale e ambientale durante tutto il ciclo di vita dei veicoli. Con questa esperienza e convinti delle potenzialità di queste attività, stiamo accelerando e creando The Future Is Neutral che riunisce una parte significativa dei nostri asset industriali e tecnologici, nonché la nostra rete di partner strategici. La sua missione: incrementare le proprie attività con ambiziosi piani strategici e nuove opportunità offrendo a un settore automotive alle prese con la sfida climatica, nuovi requisiti normativi e crescenti tensioni sulle risorse, soluzioni di riciclo a circuito chiuso, ovvero dall’automobile all’automobile. La nostra ambizione è quella di portare il riciclaggio in una nuova era e diventare il leader europeo nell’economia circolare automobilistica circolare.