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Renault 5: così la Losanga ha creato la sua auto elettrica economica

Con piattaforma moderna e batterie NMC, il remake elettrico rinuncia (quasi) a niente e costerà meno di 25.000 euro

renault 5: così la losanga ha creato la sua auto elettrica economica

Eccola, la nuova Renault 5. Nome per intero: Renault 5 E-Tech Electric. Presentata sotto forma di concept nel 2021, si mostra ora nella sua versione definitiva. È un’auto chiave per il gruppo francese, non solo perché porta un nome importante (la Renault 5 di una volta è stata prodotta in 5,5 milioni di esemplari tra il 1972 e il 1985), ma anche perché apre il nuovo corso elettrico della Casa della Losanga.

Lo fa con la volontà precisa di dare un bello scossone al mercato, affermandosi come vettura moderna ed efficiente ma dal prezzo di partenza al di sotto dei 25.000 euro. Una soglia psicologica alla quale molte Case ambiscono, ma che per ora è stata superata (verso il basso) solo da pochi modelli scesi in qualche modo a compromessi in termini di contenuti. Non la Renault 5: vediamo perché.

La piattaforma AmpR Small

L’auto, prima di tutto, nasce su una piattaforma inedita che non arriva dalla Cina o da qualche altro mercato emergente. Si chiama AmpR Small ed è realizzata utilizzando la piattaforma CMF (quella della Clio per intenderci) per tutta la parte anteriore fino al montante A e adottando poi componenti nuovi per la parte rimanente.

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Gli interni della Renault 5

In questo modo, la Renault 5 ha potuto ricavare lo spazio necessario per ospitare le batterie sotto il pianale e ottimizzare la disposizione di tutti i componenti meccanici. Il risultato è un pianale con passo lungo, fondo piatto e – tra le altre cose – sospensioni posteriori raffinate, con un sistema multibraccio a ruote indipendenti.

La batteria è di tipo NMC

Colpisce, inoltre, la scelta della batteria. La nuova Renault 5 elettrica adotta una batteria con chimica tradizionale. Si tratta infatti di un accumulatore agli ioni di litio con chimica nichel, manganese e cobalto. È un pacco batterie in cui le celle sono divise in 4 moduli di grosse dimensioni (quasi un cell-to-pack, insomma, che ha aiutato a ridurre i componenti e a contenere i costi) e che si offre al mercato nella versione da 52 kWh, con tutti e quattro i moduli presenti, e nella versione da 40 kWh, con soli 3 moduli all’interno.

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Batteria da 40 kWh Batteria da 52 kWh
Moduli 3
Potenza max 90 o 120 CV 150 CV
Coppia max 215 o 225 Nm 245 Nm
Autonomia fino a 300 km fino a 400 km

Un prezzo di rottura

Per scoprire tutti i segreti della nuova Renault 5 vi rimandiamo all’articolo di Motor1, che trovate a questo link. Qui, vogliamo invece soffermarci su una considerazione di tipo generale. La citycar a zero emissioni della Casa francese, oltre ad avere un aspetto accattivante, è curata e moderna e propone soluzioni tecniche all’avanguardia per quanto riguarda la batteria (si pensava che almeno la versione base adottasse un accumulatore LFP), pianale e tecnologia.

Alcuni esempi? La tecnologia vehicle to load con cui può alimentare dispositivi elettronici esterni o la capacità di ricaricarsi in corrente continua a 100 kW di potenza.

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Renault 5 in carica

Eppure, almeno nella sua versione più economica, che a dire il vero non dispone di tutte le tecnologie che il modello è in grado di offrire negli allestimenti più ricchi, costerà poco più di una Citroen E-C3, che è sì più economica, ma non così tanto (per quanto in futuro sia prevista una variante da meno di 20.000 euro). Insomma, in un certo senso, con la Renault 5 E-Tech Electric sembra che l’auto elettrica economica sia effettivamente arrivata.

La strategia Renault

Ed è la prima della serie. Nei prossimi anni arriveranno Renault 4 elettrica, che dovrebbe costare un pochino meno della Renault 5, e la Twingo elettrica, che completerà la gamma a zero emissioni del gruppo verso il basso e dovrebbe costare circa 20.000 euro.

Tre modelli in una forbice di prezzo molto interessante, nella quale si inserisce a pieno titolo la Dacia Spring, appena rinnovata in modo considerevole e pronta a tagliare i listini per proporsi anch’essa con una versione d’attacco da meno di 20.000 euro.

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