La Casa cambia strategia per rendersi indipendente da aziende esterne. Così si riducono anche i costi
Nella corsa alle auto elettriche economiche e compatte, Nissan crede che la strada migliore sia quella di portare tutto al proprio interno per rendere indipendente da aziende esterne ogni fase della produzione.
Un successo inaspettato
La Nissan Sakura, una sorta di kei car a batteria con carrozzeria da monovolume compatta e un frontale che ricorda in qualche modo la più grande Ariya, è stata l’auto elettrica più venduta in Giappone nel 2023 con una quota di mercato che, secondo la Reuters, ha sfiorato il 42%.
Si affiderebbe ancora a Mitsubishi per la costruzione delle kei car con motore termico. Nissan e Mitsubishi, interpellate sulla questione, hanno preferito non commentare.
Obiettivo: ridurre i costi
La nuova strategia di Nissan consentirebbe alla Casa di ridurre i costi e aumentare l’efficienza produttiva. Si tratta di due obiettivi chiave, considerando anche il fatto che le previsioni danno il settore delle kei car elettriche in forte crescita sul mercato interno.
L’abitacolo della Nissan Sakura
Per quanto si voglia riorganizzare la produzione, Nissan e Mitsubishi continuerebbero a gestire la pianificazione e lo sviluppo dei veicoli elettrici, anche quelli destinati ai mercati occidentali, Europa inclusa, in una joint venture 50-50.
Parlando di auto elettriche economiche, Nissan sta lavorando anche sulla produzione delle batterie LFP. Anch’esse saranno prodotte internamente e consentiranno di ridurre i costi del 30%. Saranno utilizzate prima sulle auto elettriche dedicate ai dati emergenti e poi anche saranno progressivamente diffuse in tutto il mondo.
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