Parte dal Giappone la commercializzazione dei servizi di mobilità a guida autonoma di Nissan Motor Co. Ltd.
Photo by Nissan
Dal 1999 Nissan fa parte della Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance, una partnership tra le giapponesi Nissan, Mitsubishi Motors e la francese Renault. A partire dal 2013 Renault detiene il 44,4% delle azioni con diritto di voto in Nissan, mentre Nissan detiene il 15% delle azioni senza diritto di voto. Nel 2013, Nissan era la sesta casa automobilistica più grande del mondo, dopo Toyota, General Motors, Volkswagen Group, Hyundai Motor Group e Ford.
Nel febbraio 2023, Guillaume Cartier, a capo di Nissan Europe, ha annunciato che l’intera gamma di SUV del costruttore giapponese sarà completamente elettrica entro il 2027.
Il progetto
Dal 2017, Nissan sta testando modelli di business per i servizi di mobilità in Giappone e all’estero. In particolare, nell’area di Minato Mirai a Yokohama e nella città di Namie nella prefettura di Fukushima, dal 2021 è attivo un servizio di mobilità assistita chiamato Namie Smart Mobility. Al di fuori del Giappone, Nissan sta testando sistemi di guida autonoma a Londra e in altre aree con il supporto del governo britannico.
Forte di queste esperienze, Nissan inizierà a offrire servizi di mobilità a guida autonoma a partire dall’anno fiscale 2027, collaborando con terze parti quali autorità locali e operatori di trasporto.
Il calendario
Nel corso del 2025 e 2026 si svolgeranno dei test dimostrativi nell’area di Yokohama, tra cui Minato Mirai, Sakuragi-cho e Kannai, con un totale di 20 veicoli, con conducente a bordo.
Mentre nel 2027 è previsto l’inizio della fornitura di servizi di guida autonoma in tre o quattro comuni, comprese le aree rurali, con decine di veicoli. Sono in corso colloqui con alcuni comuni.
Questa iniziativa sarà gestita in stretta collaborazione con il Ministero giapponese dell’Economia – Commercio – Industria, il Ministero del Territorio – Infrastrutture – Trasporti – Turismo e altri ministeri centrali, i quali promuoveranno iniziative per la realizzazione di nuovi servizi di mobilità autonoma nell’ambito del Comitato di diffusione della mobilità di livello 4 da loro organizzato.
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