Nico Cereghini: “Dal MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) vaghe promesse e cifre in libertà”
Pochi giorni fa abbiamo sentito la nostra amica Graziella Viviano: usciva da un incontro con il ministro Salvini ed era sinceramente felice di farci partecipi della “vittoria epocale: 162 milioni di euro specificamente investiti per il discorso del guardrail salvamotociclisti, una grande vittoria di tutti e per tutti i motociclisti”. L’associazione Sotto gli occhi di Elena ha portato al vice premier tante altre proposte: il finanziamento degli airbag, il riconoscimento dei motociclisti tra gli utenti deboli, aree riservate ai semafori, tariffe autostradali ridotte, utilizzo della corsia di emergenza e così via. Con Graziella Viviano anche i Legal Riders con il presidente Giuseppe Cappelletta. A loro è stato annunciato il relativo Decreto entro 15 giorni. Ma purtroppo non sono mancate le sorprese.
Tutto si è fatto decisamente più sfumato quando è uscito il comunicato del Ministero. Suona così: oggi 16 novembre il ministro Matteo Salvini ha incontrato le associazioni di settore dei motociclisti e ciclisti ed ha annunciato “162 milioni di euro per i prossimi tre anni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali e comunali da utilizzare anche per sostituire i guardrail esistenti con i dispositivi salva motociclisti. Oltre 300 (milioni si presume, n.d.r.) in previsione fino al 2033. E poi l’impegno a investire sulla sicurezza stradale. Il decreto sarà pronto per i primi mesi del 2024, previo passaggio in Conferenza Stato-Province e Città Metropolitane. Grande entusiasmo, soddisfazione e ringraziamenti dei presenti…ecc ecc”.
E quei “300 per i prossimi dieci anni” cosa sono? Settori di guardrail (sarebbero pochini) o più probabilmente milioni? E milioni per cosa? Vai a saperlo. Oltretutto viene il dubbio che le cifre siano buttate lì: sappiate che nel solo 2021 erano 200 i milioni assegnati ai comuni italiani “per la manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano per l’anno 2022. E 100 milioni per il successivo 2023”. Questo risulta dagli atti ministeriali ufficiali: bilancio di previsione dello Stato, decreto firmato il 18 gennaio 2022 dal capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali Claudio Sgaraglia e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Per la manutenzione delle strade le cifre in gioco sono ben altre. Per Michele Turrini, presidente Siteb (strade italiane e bitumi) “I fondi del Pnrr costituiscono una occasione unica per riparare i 10 miliardi di euro di mancati investimenti che hanno seriamente compromesso il nostro patrimonio stradale… Oggi stimiamo che occorrano circa 22 miliardi di investimenti per rendere sicura e al passo con i tempi l’intera rete”. Esagerato? Chissà.
In collaborazione con Moto.it