Era l’uomo del weekend e nella domenica del Gran Premio dell’India si è riscattato confermando le aspettative: Marco Bezzecchi è il primo vincitore della storia della MotoGP al Buddh International Circuit, concretizzando quello che è mancato nella Sprint. Il pilota del team Mooney VR46 è riuscito a rifarsi dall’incidente di sabato portando la Ducati sul gradino più alto del podio.
Già nella rimonta furiosa della Sprint aveva mostrato un passo incredibile e la conferma è arrivata nella gara odierna, che Bez ha vinto con un vantaggio di quasi sei secondi su Jorge Martin. Con il successo in gara, il pilota della squadra di Valentino Rossi si avvicina alla vetta del campionato, ancora occupata da Pecco Bagnaia che però lascia campo libero agli inseguitori finendo nella ghiaia. Ora Bezzecchi si presenta in Giappone da terzo in classifica a 44 lunghezze dal campione in carica.
Nella MotoGP attuale la pressione all’anteriore e il grande caldo che genera rende complicato star dietro ai piloti. Con la pista pulita, Bez riesce a respirare e far respirare la sua Desmosedici, dettando un ritmo imprendibile: “Sono contento, perché davanti la moto si comporta come dovrebbe sempre. Ho iniziato a fare il mio passo, andavo molto bene sempre cercando di gestire le gomme. Oggi non era semplice, ho scelto la soft come la maggior parte dei piloti, ma dopo che ieri l’avevo consumata parecchio nella Sprint non era così scontato che riuscissi a finire la gara bene. Invece l’ho gestita bene, sono stato veramente bravo!”.
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Oggi Bezzecchi ha fatto davvero la differenza sugli avversari, dimostrando di aver raggiunto in termini di prestazioni sia Pecco Bagnaia sia Jorge Martin, rivali in campionato: “Ultimamente in staccata sono più vicino a Pecco, quello che fa sempre un po’ la differenza. Anche a Jorge ultimamente è sempre stato fortissimo, a Misano, ma anche nelle gare prima. Io invece li ho sempre un po’ rincorsi, più o meno in difficoltà, però mi mancava sempre qualcosa. Stavolta mi sono messo in testa che dovevo staccare forte. Infatti nelle prove se guardavi il mio passo non sembrava un granché perché sbagliavo tanto per trovare il limite. Ma sono contento perché una volta che l’ho capito sono riuscito a battere il ferro sempre lì. La moto si comportava bene, quindi sono molto contento”.
Il grande caldo ha condizionato i piloti, che hanno dovuto combattere con una fatica fisica inaspettata, soprattutto perché la MotoGP ha corso in India per la prima volta nella sua storia. Tuttavia, da lì davanti, il Bezha fatto sembrare tutto più semplice: “Quando sei a posto con la moto, fisicamente fai un po’ meno fatica. Ovviamente qua, in queste condizioni, siamo rimasti tutti molto sorpresi del caldo in India. Essendo la prima volta non sapevamo cosa aspettarci ed è veramente caldissimo. Penso che il venerdì, con i turni così lunghi, sia stato una delle giornate più toste della mia carriera. Ma oggi, mettendomi davanti da subito e non avendo l’aria calda delle altre moto sono riuscito a gestirmi abbastanza bene nonostante la fatica. Per me molto fattibile”.
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