Nella storia dell’automobilismo i modelli che possono essere definiti dei classici si contano sulle dita di una mano e la Mazda MX-5 rientra a pieno titolo tra questi. Dopo 34 anni di carriera la roadster giapponese vanta milioni di fan in tutto il mondo, una vasta community fatta di forum, associazioni e aziende specializzate che gravitano attorno all’universo “Miata”. Gli appassionati della guida sportiva per lei stravedono, a prescindere dalla generazione (quattro quelle in cui è stata declinata fino ad ora). Abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione del perché la piccola spider sia così amata calandoci per alcune settimane nei panni dei “miatisti” sfegatati, quelli che utilizzano la due posti giapponese tutti i giorni come unica auto. A bordo della MX-5 model year 2022, con il più piccolo propulsore 1.5 e la classica capote in tela, abbiamo percorso oltre 2mila chilometri nelle condizioni più disparate, scoprendo con sorpresa che con lei è possibile fare praticamente tutto, tranne una cosa: annoiarsi al volante.
Grazie al telaio estremamente rigido, al peso che supera di poco i 1.000 chili in ordine di marcia e all’ottimo bilanciamento delle masse tra avantreno e retrotreno, i tecnici di Mazda hanno potuto adottare un assetto non troppo esasperato e cerchi (da 16 pollici sul 1.5 e da 17 pollici sul 2.0) con la spalla non eccessivamente ribassata. Quando si fa forte, quindi, il rollio non è del tutto assente, così come sono avvertibili i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata. Questo non significa che l’auto sia instabile o difficile da controllare, al contrario la MX-5 risulta sempre sincera e graduale nelle sue reazioni, nonostante il passo ridotto.
Inimitabile il feeling dello sterzo, che permette di posizionare le ruote esattamente dove si vorrebbe, mentre il cambio manuale a 6 marce è pressoché perfetto per precisione, spaziatura dei rapporti ed ergonomia della leva. La vettura presenta il controllo di trazione e stabilità (disattivabili), oltre al Kinematic Posture Control, che aiuta a stabilizzare il retrotreno nelle curve veloci. I freni non sono eccellenti come il resto del pacchetto dinamico, ma rimangono più che adeguati alla vettura. Il suo habitat, comunque, non è la pista ma il misto “scorrevole”, dove è una delle poche sportive a non diventare nervosa sull’asfalto irregolare e a risultare godibile anche ad andature da codice, grazie all’agilità, alla sapiente messa a punto delle sospensioni e al gradevole sound di aspirazione che penetra nell’abitacolo quando si fa cantare il motore.
Lo spazio a bordo è davvero poco: nell’abitacolo i portaoggetti sono completamente assenti tranne un pozzetto nella zona posteriore, mentre il bagagliaio ha una capacità di 130 litri e un fondo irregolare (riescono comunque ad entrarci due trolley da cabina e due zaini). Più che difetti si stratta di caratteristiche scontate, compromessi che si accettano volentieri per un oggetto come la MX-5, che dalla sua ha comunque un 1.5 poco assetato di benzina (in autostrada è possibile raggiungere i 18 chilometri/litro, che scendono a 16 nel misto) e un assetto non votato al comfort ma con una discreta capacità di assorbimento. La posizione estremamente bassa non aiuta a sentirsi a proprio agio nel traffico cittadino, così come la scarsa visibilità di tre quarti posteriore con la capote chiusa.
Ma anche in città la MX-5 è meno in difficoltà di quanto si potrebbe immaginare, grazie alle dimensioni contenute (è lunga 3,91 metri) e al notevole raggio di sterzata, che la rendono agile nelle manovre. Un plauso, infine, va al sistema di apertura e chiusura manuale della capote in tela, estremamente rapido e semplice nel suo funzionamento. A fronte di tutta questa purezza vi è un prezzo che continua a essere relativamente abbordabile: la vettura della nostra prova, una 1.5 model year 2022, aveva un listino di 34.300 con un allestimento particolarmente completo e qualche optional. Con il model year 2023 della MX-5 cambia lo schema degli allestimenti, arrivano nuove tinte esterne e colorazioni per la capote in tela (rimane disponibile anche la RF con tetto rigido apribile elettricamente), dotazioni inedite e due edizioni speciali, Kazari e Kizuna. Il tutto con un prezzo di listino compreso tra i 29.900 e i 41.350 Euro.