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Mazda CX-60 – 1.200 km nei luoghi più affascinanti del Marocco

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Mazda CX-60 – 1.200 km nei luoghi più affascinanti del Marocco

Tutto è iniziato e si è concluso nella città di Marrakech. Immaginate un lungo anello di strada attraverso viste mozzafiato e panorami incantevoli per un’avventura su strade poco battute, in una delle zone più affascinanti del Marocco. Un viaggio magico, che ha fatto da banco di prova per la nostra Mazda CX-60.

L’obiettivo. Il programma è serratissimo: quarantotto ore a disposizione per percorrere 1.200 km salendo fino a 3.000 metri sopra il livello del mare. Nel mezzo: villaggi di pietra e fango, rigogliose macchie verdi, gole, deserto e tanta, tanta polvere. Benvenuti all’Epic Drive 2024, un tour organizzato da Mazda che ogni anno tocca i luoghi più belli del pianeta.

Day 1. Di buon’ora, non più tardi delle 6:00 del mattino, ci lasciamo Marrakech alle spalle. Viaggiamo sulla R203, un nastro d’asfalto, dove non incontriamo anima viva per ore, fatto salvo qualche carretto trainato da asini che viaggia indisturbato a centro strada. Per chi se lo stesse domandando, la nostra Mazda CX-60 non è stata preparata, è rimasta quella strettamente di serie. Pneumatici estivi su cerchio da 21 compresi. Visto l’alto rischio di foratura, l’organizzazione ci ha muniti di una ruota di scorta di dimensioni standard nel baule, oltre al kit di riparazione e gonfiaggio.

Occhio alla strada. Siamo in direzione Tizi-n-Test verso la catena montuosa dell’Alto Atlante dove si staglia un vertiginoso passo di montagna a quota 2.200 metri, che collega Marrakech alla cittadina di Taroudant. Bisogna prestare molta attenzione agli strapiombi di 500 metri privi di barriere a pochi centimetri dalle ruote: non c’è la linea continua e chi sopraggiunge in senso contrario, il più delle volte lo fa pensando di non incontrare nessuno.

Diesel delle meraviglie. Passano i chilometri, i paesaggi e le ore al volante, ma la Mazda CX-60 si riconferma la grande passista che abbiamo avuto modo di conoscere tante volte, fin dai primissimi rilevamenti al Centro Prove. Un’auto dalle dimensioni importanti (4,75 metri), ma con un motore altrettanto generoso dentro il cofano. L’accoppiata con il diesel 6 cilindri 3.3 di cilindrata da 249 CV è perfetta per godere di prestazioni brillanti ma pure di buoni consumi, che per tutto il viaggio sono rimasti sempre sotto i 7 litri/100 km.

Sono passate più di 10 ore e oltre 500 chilometri dalla partenza: il primo giorno di raid termina dopo a una ventina di chilometri a sud di Ouarzazate: passeremo la notte qui, sotto un cielo che si illumina di stelle.

Day 2. La sveglia, manco a dirlo, suona presto e, prima ancora che il sole sorga del tutto, siamo già in auto. Passeranno 12 ore prima di vedere la meta. Proseguiamo verso nord alla volta delle Gorges du Dadès, le Gole del Dades. In salita sulla R704, non ci rimane che arrampicarci fino a quota 3.000 metri e scavallare un lungo passo montuoso. Di asfalto nemmeno l’ombra, solo un infinito serpente di rocce aguzze nascoste dalla polvere. La trazione integrale dalla CX-60 fa bene il suo dovere, mentre la modalità Off Road rende un po’ più dolce lo smorzamento delle sospensioni. A cedere dopo una lunga ed estenuante battaglia contro la natura, sono stati due pneumatici che, nonostante il battistrada specifico per la guida su asfalto, ci hanno portati quasi fino in cima. L’auto di supporto arriva in poco tempo e il cambio ruota è stato veloce. L’ultima parte del tracciato è interamente su strade extraurbane, con limiti di velocità che continuamente, e senza apparente motivo, passano da 50 a 80 chilometri l’ora. Bisogna prestare attenzione ai controlli della polizia, ma fila tutto liscio. Come del resto queste due intense giornate…

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