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Il ritorno della Renault 4, prove di futuro al Salone di Parigi

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Il ritorno della Renault 4, prove di futuro al Salone di Parigi

PARIGI. “La Renault 4 è un mito e i miti non muoiono mai”. Luca de Meo, ceo del gruppo Renault, così presenta la 4Ever Trophy, erede e ancora showcar che ha nello stesso tempo poco e tanto della “Quatrelle” del 1961, icona pop del marchio costruita e venduta per oltre trent’anni fino al 1992. “La R4 è una leggenda e parla ancora a milioni di persone, oltre a ai più di 8 che l’hanno comprata”, dice de Meo.

L’allora berlina due volumi cinque porte – apparentemente destinata alle campagne o per andare nei cantieri e solo dopo apprezzata da un pubblico urbano e da uno femminile grazie anche a campagne azzeccate – diventa adesso un Suv elettrico di segmento B con una lunghezza appena sopra i 4 metri. Sarà in vendita nel 2025 e anche per questo il marchio mostra per ora soltanto un prototipo con soluzioni estreme, mentre la nuova 4 avrà linee più funzionali.

4Ever Trophy, nome derivato dal raid umanitario di aiuti al Marocco organizzato dal costruttore fin dal 1997 soltanto con R4, somiglia molto a un buggy moderno, votato all’off road piuttosto che a un uso urbano come le sue dimensioni fanno prevedere. Il suv ha uno sbalzo anteriore molto ridotto proprio per agevolare capacità in fuoristrada, ha una ruota di scorta sul portapacchi in carbonio e sulla parte alta del portellone posteriore spuntano pala e piastre da disincaglio. L’altezza da terra è notevole, ci sono ruote larghe da 19 pollici, il sottoscocca è rinforzato per meglio proteggere la batteria posta al centro del telaio.

Quel che ricorda da vicino la R4 degli anni 60 sono invece la parte anteriore e le luci posteriori. Il capo del centro stile di Renault Gilles Vidal ha voluto rendere subito riconoscibile la tipica calandra rettangolare della R4, qui reinterpretata in chiave moderna con fari rotondi dotati di Led Matrix. Simile operazione è stata fatta sul portellone posteriore: le luci sono a forma di capsula, qualcosa che nel 1961 apparve per la prima volta sulla R4.

Un modello di successo, declinato in tante versioni e venduto nella sua lunga storia in oltre 8 milioni di esemplari. “Per portare 4Ever Trophy nell’era moderna – dice Vidal – abbiamo conferito tecnologia e raffinatezza alle sue forme, senza nulla di superfluo. Tutti questi ingredienti sono stati elaborati con cura in modo che il design sia in linea sia con chi già conosce la 4L che con le giovani generazioni che forse non conoscono affatto la gloriosa storia di quest’auto”.

La nuova R4 nasce su una piattaforma dedicata alle elettriche di segmento B, la stessa del concept a zero emissioni di Renault 5 presentato l’anno scorso e sul mercato nel 2024, due stelle brillanti del piano del gruppo che de Meo ha chiamato Renaulution con l’obiettivo anche, sottolinea il ceo del gruppo francese, “democratizzare l’auto elettrica”. Entrambe saranno costruite nel nuovo hub per la mobilità a zero emissioni – dalle batterie alla componentistica al prodotto finale – nel nord della Francia, riconvertendo i siti industriali di Douai, Maubeuge, Ruitz più quello di Cléon per i motori, vicino Rouen. L’obiettivo è di produrre fino a 700mila veicoli elettrici nel Paese, fino a quando nel 2030 Renault diventerà solo marchio elettrico per l’Europa. Per cominciare un’altra storia.

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