Il brand giapponese annuncia il suo piano dedicato ai servizi di mobilità a guida autonoma. Primi test già nei prossimi mesi
Nissan ha annunciato il suo piano per la commercializzazione dei servizi di mobilità a guida autonoma all’interno della strategia “Ambition 2030“, con cui il brand punta a ridurre in modo consistente le proprie emissioni.
Le premesse
La carenza di autisti causata dall’invecchiamento della popolazione sta rappresentando una delle sfide principali del Giappone. Per affrontare questo problema e migliorare la mobilità, Nissan si prepara a offrire una gamma di nuovi servizi di mobilità autonoma nel paese.
Dal 2017, la Casa nipponica ha avviato test e sperimentazioni di modelli di business per i servizi di mobilità sia nel Paese del Sol Levante che all’estero. Questi includono il servizio Namie Smart Mobility nell’area di Minato Mirai a Yokohama e nella città di Namie nella prefettura di Fukushima – attivo dal 2021 -, oltre ai test dei sistemi di guida autonoma condotti a Londra e in altre città con il sostegno del governo britannico.
Le tappe del progetto
I collaudi cominceranno nell’area di Minato Mirai nell’anno fiscale 2024 utilizzando i minivan Nissan Serena, col livello di guida autonoma che sarà gradualmente aumentato, prendendo in considerazione le reazioni dei clienti, con l’obiettivo finale di fornire servizi completamente senza conducente.
Tra il 2025 e il 2026 avranno luogo dei test dimostrativi nelle aree di Yokohama, inclusi Minato Mirai, Sakuragi-cho e Kannai, con un totale di 20 veicoli (con conducente a bordo).
Nissan gestirà questa iniziativa in stretta collaborazione con il Ministero giapponese dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, il Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo, oltre ad altri ministeri centrali.
Questi enti promuoveranno iniziative per la realizzazione di nuovi servizi di mobilità autonoma nell’ambito del Comitato di diffusione della mobilità di livello 4 da loro organizzato.