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La controversia ha sollevato dubbi sull’applicazione della normativa sull’Italian Sounding, introdotta nel 2003, che proibisce utilizzare nomi che possano indurre in errore i consumatori riguardo alla provenienza dei prodotti. Anche se non ci sono stati provvedimenti legali diretti, la decisione di cambiare il nome è stata presa dal CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, che ha scelto di placare la situazione nonostante una campagna marketing già in corso e ingenti somme investite.
A sollevare ulteriori questioni è il Sole24ore, in seguito alla decisione di Ford di rilanciare il nome Capri per il suo nuovo SUV coupé, che verrà svelato il 10 luglio 2024. Il veicolo, che si basa sulla piattaforma Volkswagen MEB per veicoli elettrici, è prodotto a Colonia, in Germania. Il nome richiama una delle località più iconiche d’Italia, il che ha riacceso il dibattito sull’uso appropriato dei nomi geografici italiani in prodotti stranieri, specialmente alla luce dei recenti precedenti.
Il dibattito sull’Italian Sounding e l’appropriazione di nomi italiani in contesti non correlati rimane acceso, con interrogativi non solo legali, ma anche etici e commerciali. La scelta dei nomi da parte delle aziende automobilistiche, soprattutto in un panorama globalizzato, continua a essere un argomento delicato, che merita attenzione e possibili regolamentazioni future.
In collaborazione con Tom’s Hardware